venerdì 9 giugno 2017

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·         Spettacolo

Il festival di Pentecoste a Salisburgo: quattro giorni molto redditizi

giugno 9, 2017 Giuseppe Pennisi e Patrice Poupon
Quello dal 2017 è stato il stato il sesto Festival di Pentecoste diretto da Cecilia Bartoli il cui incarico è stato esteso al 2021, proprio per i successi di questi anni.
hires-Ariodante_2017_KathrynLewek_ChristopheDumaux_c_SF_MonikaRittershaus02Comincia la stagione dei festival musicali estivi anche in Italia. Gli organizzatori delle varie manifestazioni si lamentano delle ristrettezze finanziarie in cui sono costretti ad operare, quindi, è utile dare un’occhiata ai risultati di un festival piccolo piccolo (appena quattro giorni ) che è concluso nelle Alpi bavaresi: il Festival di Pentecoste di Salisburgo. I biglietti venduti sono stati il 94% dei posti disponibili, con il 6% rimasto per autorità e stampa (85 giornalisti provenienti da 14 Paesi). Per il Festival sono giunti a Salisburgo ben 12.400 turisti culturali da 42 Paesi. Dopo l’Austria, la Germania, la Svizzera e la Francia, la Russia è stato il Paese più rappresentati. Nonostante gli alti costi del viaggio (e dei biglietti) sono venuti alla manifestazione ospiti dall’Australia, dalla Nuova Zelanda, dalla Repubblica del Sud Africa, da Singapore. dalla Corea del Sud, dal Giappone, dalla Tailandia, dal Canada e dagli Stati Uniti. Per la prima volta, al Festival di Pentecoste di Salisburgo si sono visti cittadini dell’Oman.
Quello dal 2017 è stato il stato il sesto Festival di Pentecoste diretto da Cecilia Bartoli il cui incarico è stato esteso al 2021, proprio per i successi di questi anni. A differenza dei suoi predecessori, ogni festival diretto dalla Bartoli ha un tema . Quest’anno il tema era ‘La Gioia del Dolore’. Tra il 2 ed il 5 giugno, otto ‘eventi’ hanno avuto luogo : opere (una con una completa messa in scena- verrà ripresa al Festival Estivo di Salisburgo- ed una in forma di concerto), balletti, concerti ed anche un pranzo di beneficienza.
Il fatto che le mie idee per i Festival di questi ultimi anni – ci dice Cecilia Bartoli- hanno suscitato tanto interesse , da un lato , mi commuove e, da un altro, mi spinge verso nuove sfide: l’anno prossimo il festival sarà incentrato su ‘L’Italiana in Algeri’ di Gioacchino Rossini che andrà in cerca del suo innamorato ma non avrà un barba.
Il riferimento è il ruolo avuto da Cecilia Bartoli in Arionante di Hāndel il mezzo soprano , protagonista dell’opera, dava vita ed un barbuto cavaliere medievale. L’opera, come si è accennato, si rivedrà, sempre a Salisburgo, tra qualche settimana ed è possibile che nei prossimi tre anni toccherà altri palcoscenici. Quest’anno Cecilia Bartoli ha celebrato il proprio compleanno cantando nella versione da concerto de La Donna del Lago di Gioacchino Rossini.
Compleanno, durante il Festival, anche per Anne- Sophie Mutter, protagonista di uno dei concerti. Alla sua prima apparizione a Salisburgo era un enfant prodige di meno 14 anni. Herbert von Karajan la volle – si era nel 1977- come solista di un concerto di quello che sarebbe stato il primo Festival di Pentecoste.
Il prossimo Festival è dedicato al 1868, anno della morte di Rossini . ed anche periodo di profonde trasformazione del mondo musicale. L’opera in forma scenica sarà L’Italiana in Algeri in cui la Bartoli sarà Isabella, la protagonista. Nel 1868, un altro compositore era al Massimo della sua fama Jacques Offenbach, di cui verrà presentata La Périchole in forma di concerto. Ci sarà anche un matinée Ein deutsches Requiem di Brahms.
© Salzburger Festspiele / Monika Rittershaus


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