sabato 25 giugno 2016

Santa Cecilia, si chiude con un Mozart giocoso in Avvenire del 25 giugno



Santa Cecilia, si chiude con un Mozart giocoso
ROMA
La stagione 2015-2016 dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma si chiude con Così fan tutte, o La scola degli amanti di Mozart in scena sino a lunedì nell’auditorium del Parco della Musica. Un lavoro che è stato concepito in forma di concerto per il piccolo Burgtheater di Vienna, prevede brevi interventi di un coro di pochi artisti e una fortissima teatralità ben messa in risalto dalle regie di Patrice Chéreau a Aix-en-Provence (portata in tutta Europa e negli Usa) e di Alvis Hermanis alla Komische Oper di Berlino. Desta perplessità la scelta di Semyon Bychkov, ottimo nel repertorio verdiano e russo ma poco avvezzo a quello mozartiano. Il “dramma giocoso” in due atti su libretto di Lorenzo Da Ponte richiede una particolare sofisticazione per muoversi dalla finzione alla realtà e dalla realtà la finzione.
Nella vicenda, fatta di simmetrie e di scambi, si confrontano fermezza morale e libertà individuale. In scena, sei personaggi (due coppie di innamorati, un filosofo amico dei quattro e una servetta) ai quali la musica di Mozart infonde specifiche caratteristiche psicologiche delineandone i caratteri, i sentimenti, le idee e scandagliandone l’anima per coglierne ogni minima vibrazione, mantenendo sempre un grande equilibrio tra sensualità, cinismo e amaro “morality play” (commedia con un chiaro intento morale).
La versione, presentata con alcuni tagli nei recitativi, è più una mise en éspace che un concerto in senso stretto. I sei cantanti vestono in frac e abiti da sera ma (soprattutto il gruppo maschile) recitano con grande spigliatezza ed efficacia (anche senza una regia vera e propria). L’organico orchestrale pare essere quasi il doppio di quello di cui disponeva Mozart alla prima assoluta il 26 gennaio 1790. E ciò dipende essenzialmente dalle vastissime dimensioni della sala. Semyon Bychkov, che presenterà l’opera a Londra in settembre con scene, costumi e alcuni cantanti della produzione romana, ha un piglio deciso e una bacchetta meno lieve di quella di specialisti mozartiani.
Interessante e di buon livello il cast vocale. Hanno meritato applausi a scena aperta il giovane tenore Paolo Fanale (Ferrando), il baritono austriaco Markus Werba (Guglielmo), e Pietro Spagnoli (Don Alfonso). Fanale, in particolare, ha cantato con vera maestria l’aria Quell’aura amorosa passando con destrezza dalla mezza voce al legato e all’acuto. Werba è un veterano del ruolo. Con il passare degli anni, Spagnoli, ricordato ancora come un ottimo Guglielmo a Aix-en-Provence, è diventato un efficace Don Alfonso. Nel gruppo femminile spicca il mezzosoprano Angela Brower (Dorabel-la), ruolo che le ha portato il prestigioso Munich Festival Prize. Promettente Sabina Puértolas (Depina) vincitrice tra gli altri del concorso Operalia. Corinne Winters (Fiordiligi) sembra più adatta a ruoli più spessi (ha avuto successo come Mélisande e in opere di Puccini) piuttosto che in quelli mozartiani,
© RIPRODUZIONE RISERVATA
All’auditorium di Roma “Così fan tutte” in forma di concerto Una versione che convince anche se il direttore Semyon Bychov è una “bacchetta” più abituata ai repertori russi e verdiani

Nessun commento: