giovedì 15 ottobre 2015

SAN GIOVANNI PAOLO II/ Roma, il XIV Festival di musica e arte sacra in Il Sussidistio 15 ottobre



SAN GIOVANNI PAOLO II/ Roma, il XIV Festival di musica e arte sacra

Pubblicazione: giovedì 15 ottobre 2015
 Wiener Philharmoniker
NEWS ROMA

SAN GIOVANNI PAOLO II/ Roma, il XIV Festival di musica e arte sacra

Divenuto uno degli appuntamenti più attesi dell’autunno romano, il Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra torna a Roma dal 28 ottobre al 4 novembre per una nuova edizione, la XIV, che ancora una volta vanta i celeberrimi Wiener Philharmoniker tra i suoi protagonisti, orchestra in residence del Festival. Tre delle basiliche patriarcali di Roma e del Vaticano - San Pietro, San Paolo fuori le Mura e Santa Maria Maggiore, cui si aggiunge quella di Sant’Ignazio di Loyola in Campo Marzio - faranno da naturale e suggestiva scenografia agli otto appuntamenti di questa dedicata a San Giovanni Paolo II a dieci anni dalla morte, avvenuta appunto nel 2005.
«L’Arte salva l’Arte – ricorda Hans-Albert Courtial, Presidente Generale della Fondazione Pro Musica e Arte Sacra - questo è il nostro motto da quindici anni e il concetto dietro a queste parole ci sta a cuore come il primo giorno. È sempre importante ricordare che la Fondazione Pro Musica e Arte Sacra promuove la Musica e l’Arte Sacra e per questo, quale ente no profit, organizza i suoi concerti per contribuire a far vivere e rivivere la Musica Sacra e i suoi grandi compositori in uno scenario artistico tra i più solenni, le Basiliche e le chiese di Roma. I contributi dei nostri benefattori e sostenitori vengono dedicati a questo nostro scopo. Nell’ambito di questo spirito è possibile ascoltare l'orchestra dei Wiener Philharmoniker - in Residence fin dalla nascita del nostro Festival -, ed altri complessi artistici tra i più famosi e ammirati del mondo, che hanno accettato di far parte del progetto il cui motto è appunto  "l’ Arte salva l’Arte". Molti dei nostri amici e del pubblico affezionato dicono: “E' fantastico poter ascoltare ogni anno a Roma i celebri Wiener Philharmoniker!”. Infine, ricordo che Papa Giovanni Paolo II ci ha lasciato dieci anni fa e dall’anno scorso San Giovanni Paolo II può intercedere per noi presso il Padre. Con lui il Pontificato si è aperto al mondo globalizzato, con lui è caduta la cortina di ferro, con lui abbiamo imparato ad accettare vecchiaia e malattia con dignità. E tanto altro. A lui dedichiamo il Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra 2015, con amore e gratitudine».
Saranno seicento gli artisti coinvolti - fra solisti, direttori, professori dei cori e delle orchestre - provenienti quest'anno da nove diversi Paesi: Giappone, Italia, Germania, Austria, Svezia, Russia, Ucraina e Città del Vaticano. I concerti, tutti a ingresso gratuito e con speciali settori per i soci sostenitori, attirano sempre migliaia di appassionati. L'appuntamento più atteso è sicuramente quello con i Wiener Philharmoniker, una delle orchestre più famose del mondo. Saranno diretti, nella Basilica di San Paolo fuori le mura giovedì 29 ottobre alle ore 21, dalla bacchetta di Herbert Blomstedt, fra i massimi direttori d’orchestra viventi, in una delle sue rare apparizioni in Italia, vincitore di numerosi premi internazionali per alcune sue celebri incisioni discografiche. Blomstedt dirigerà i Wiener nellaSettima e Ottava Sinfonia di Beethoven, repertorio tedesco in cui eccellono sia i Wiener che Blomstedt.
Mentre l'inaugurazione dell'edizione 2015 avrà luogo nella Basilica di San Pietro il giorno prima, mercoledì 28 ottobre alle 16, con un programma davvero speciale, affidato a tre diverse orchestre: l'IlluminArt Philharmonic con il suo Coro, provenienti dal Giappone - già ospiti nelle due precedenti edizioni del Festival -, la Roma Sinfonietta con il Coro e il tedesco Montini-Chor ed Ensemble Hans Berger, fondati dal compositore bavarese Hans Berger rispettivamente nel 2006 e nel 1985, al suo debutto romano. Le prime due, dirette da Tomomi Nishimoto, saranno insieme impegnate per l'iniziale "elevazione spirituale" affidata alle note di Charles Gounod e la sua Messe solennelle de Sainte-Cécil; a seguire la celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Angelo Comastri accompagnata dall'esecuzione della Pater-Rupert-Mayer-Messe di Hans Berger, anche sul podio come direttore dei complessi artistici provenienti dalla Germania e, infine, il tradizionale canto cristiano antico giapponese dell'Orasho, affidato agli artisti del lontano Oriente.
Il Montini-Chor ed Ensemble Hans Berger, saranno anche protagonisti venerdì 30 ottobre alle ore 12 delConcerto in onore "Patrona Bavaria" il cui programma prevede una serie di composizioni sacre dedicate alla Vergine Maria per soli, coro e orchestra - alcune su testi biblici altri su canti popolari tedeschi - scritte dallo stesso Berger. L’ensemble, da lui diretto, si avvale anche di strumenti tipici della musica folclorica bavarese, come lo Hackbrett e lo Zither, molto cari alla tradizione. mentre il coro è specializzato nel canto popolare bavarese e accoglie membri da tutta la regione della Baviera e del Tirolo. Con il concerto si ripercorrono le più importanti Solennità mariane del calendario liturgico, partendo da un canto su un antico testo del 1637 fino ad arrivare a due delle preghiere mariane più popolari e conosciute in Baviera, Schönste von Allen Jungfrau, Mutter Gottes mein.
La sera della stesso giorno, secondo appuntamento del Festival alla Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura dove alle ore 21 il Coro e Orchestra dell'IlluminArt Philharmonic e quelli di Roma Sinfonietta, nuovamente insieme e diretti da Tomomi Nishimoto, si confronteranno con uno dei massimi capolavori della musica sacra, laMessa da Requiem di Giuseppe Verdi.
Ci sono altri due importanti debutti al Festival quest'anno, ambedue previsti per sabato 31 ottobre. Alle ore 12 presso la Basilica di Sant'Ignazio di Loyola arriva per la prima volta a Roma lo svedese St. Jacob’s Chamber Choir di Stoccolma guidato da Gary Graden, una delle formazioni corali più importanti della Svezia e impressionanti per la qualità e la perfezione artistica.Sempre nella giornata di sabato 31 ottobre, alla Basilica di San Paolo fuori le mura alle ore 21, anche il Coro e l’Orchestra delle Nazioni diretti dal suo fondatore Justus Frantz, insieme al lituano Coro statale di Kaunas. Saranno impegnati con la monumentale e bellissima Sinfonia della Resurrezione di Mahler. Ed è di grande significato, visto il clima attuale, che le due voci soliste siano una proveniente dalla Russia, il soprano Maria Ariya, e l'altra dall'Ucraina, il mezzosoprano Angelina Shvachka.
Ancora una volta la musica unisce quello che nel mondo è diviso. Si arriva a domenica 1 novembre con l'appuntamento alla Basilica di Santa Maria Maggiore alle ore 21. Il Coro della Cappella Musicale Pontificia “Sistina” e dal suo direttore Massimo e il  St. Jacob’s Chamber Choir di Stoccolma guidato da Gary Graden  propongono un programma di interessanti composizioni sacre contemporanee affiancate a celebri capolavori della polifonia della scuola romana proposti dal Coro della Cappella Musicale "Sistina" diretto da Massimo Palombella.
Fra le novità di questa edizione, spicca, anche, la Toccata, Canzone e Fuga in re maggiore per Organo a Cannedi Giovanni Allevi, affidata a Carlo Maria Barile. La si potrà ascoltare nel concerto conclusivo del Festival, mercoledì 4 Novembre alle ore 21.00 nella Basilica di Sant’Ignazio di Loyola in Campo Marzio. Prima e unica composizione di Allevi per questo “strumento divinamente umano, umanamente divino“, come lo stesso artista l’ha definito, è stata eseguita in prima assoluta nel novembre 2014 alla Alte Kirche di Krefeld in Germania. Il Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra, che ama affiancare il repertorio sacro di ogni tempo alle novità della musica d’oggi, con piacere ne accoglie la prima esecuzione italiana, alla presenza dell’autore. Una nuova sfida del pianista e compositore marchigiano, che negli anni ha avvicinato il grande pubblico alla musica classica.


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