sabato 28 febbraio 2015

Gisela ! in Musica marzo



Henze Gisela!oder Die merk unddenkwŭdigen Wege des Glŭck (le strane e memorabili vie della felicità). V-Goikoetxea, R. De Biasio, L. Gallo, M C Pavone, P. Gentile, R.C. Cardile, G. Esposito, S. Grigoli. Attori, danzatori e mimi della Compagnia Sud Costa Occidentale. Orchestra, Coro e Corpo di Ballo del Teatro Massimo direttore d’orchestra: Constantin Triunks, regia Emma Dante scene Carmine Maringols costumi Vanessa Sannnino , luci Cristina Zucaro
Palermo Teatro Massimo 21 gennaIo 2015
Un vero gioiello è stato scelto dal Teatro Massimo di Palermo per inaugurate la stagione 2015 : uno ‘spettacolo di teatro in musica in due parti ’- così lo ha definito l’autore- Hans Werner Henze il quale a 84 anni lo ha concepito per la triennale di musica ed arte contemporanea in quelli che furono i giacimenti carboniferi della Ruhr, Gisela! ovvero le strane e memorabili vie della felicità. E’ un apologo autobiografico, il cui libretto è stato scritto dallo stesso Henze con la collaborazione di Michael Kerstan e Christian Lehnert.La trama è molto semplice e si presta a due brevi atti- Una studentessa  tedesca appassionata di storia dell’arte va in vacanza a Napoli con il fidanzatino, un pedante vulcanologo, e si innamora della guida che, arrotonda i propri guadagni, interpretando Pulcinella in teatrini locali. Lascia il vulcanologo, porta la guida a Oberhausen, dove lui soffre per il freddo e la famiglia di lei non li accetta. Dopo una ‘epica’ battaglia tra i personaggi delle favole di Grimm e quelli della commedia dell’arte (che ne escono vincitori), ci pensa il Vesuvio, con un’eruzione (la cui  cenere arriva  anche a Oberhausen) a porre i due ragazzi sulle vie della felicità.
Henze (1926-2012) arrivò in Italia dalla natia Westfalia, a circa vent’anni nel 1953.. Dopo qualche anno vissuto tra Ischia e Napoli, si stabilì a Marino, nei pressi di Roma, dove restò per tutta la vita. Noto per avere portato la dodecafonia e la contemporaneità al grande pubblico, ha composto opere di forte impegno civile e spirituale, nonché una delizia per bambini (Pollicino in scena a Firenze dal 24 al 28 febbraio). Gisela! è un lavoro da lui definito  ‘per adolescenti’ (anche sotto il profilo vocale) in cui ricorda il proprio innamoramento per la sua Patria adottiva. Si riallaccia, per certi aspetti, a König Hirsch (Il Re Cervo) del 1956 che, tratta da Gozzi, è un apologo sulla musica con una partitura smagliante o all’elogio dell’utopia in Upupa andata in scena, con trionfale successo, nel 2003  al Festival di Salisburgo, che la ha commissionata e che si aspetta ancora di vedere in Italia. E’ distante , quindi, dalle opere dell’impegno politico perché rivolto alle più profonde scelte di vita.
 La partitura , diretta con maestria dal giovane Costantin Trinks, è solo all’apparenza semplice, Su una tavolozza novecentesca cita, con un perfetto amalgama, i maggiori compositori del secolo scorso (da Hindemith a Stravinskj, sia quello neoclassico sia quello sperimentale) fondendoli con la musica italiana del settecento, Bach, il jazz ed anche i ritmi afrocubani e la canzone napoletana. L’arazzo è perfetto ed accompagna vocalità a numeri chiusi (terzetti, recitativi ed aria). I tre protagonisti (Vanessa Goikoetxea, Roberto De Biasio, Lucio Gallo) si cimentano bene in uno spettacolo per voci giovani  in cui hanno spazio, oltre a cantanti in ruoli minori, gli attori ed i mimi della compagnia sud costa occidentale di Emma Dante, che regala una regia sobria ed affettuosa.
Giuseppe Pennisi

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