mercoledì 1 ottobre 2014

Tutte le domande sull’assenza di Renzi all’Open Government Partnership in Formiche del 30 settembre



Tutte le domande sull’assenza di Renzi all’Open Government Partnership
29 - 09 - 2014Rossana Miranda Tutte le domande sull'assenza di Renzi all'Open Government Partnership
Molto si è detto della visita del premier Matteo Renzi negli Stati Uniti. Dalla Singularity University all’Onu, la stampa italiana ha seguito con molto interesse il tour. Pochi invece hanno segnalato gli appuntamenti ai quali Renzi non si è presentato.
TRASPARENZA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
L’evento più rilevante è stato la premiazione dell’Open Government Partnership, l’associazione di 63 Stati e numerose organizzazioni della società civile che hanno formalizzato l’impegno per il miglioramento della trasparenza della Pubblica amministrazione. La cerimonia è avvenuta il 23 settembre nella sede dell’Onu a New York, in contemporanea alla sessantanovesima Assemblea generale delle Nazioni Unite. Vi hanno partecipato undici capi di Stato e di governo, trenta ministri, delegazioni governative di sessantacinque Paesi e oltre trecento rappresentanti della società civile. Ma all’evento non c’erano Renzi né nessuna delegazione del governo italiano.
INIZIATIVA ITALIANA
L’Italia ha aderito al progetto Open Government Action Plan a settembre del 2011 e alla sua attuazione, voluta dal presidente americano Barack Obama nel 2013. Da quanto si può verificare sul sito ufficiale, dei diciotto obiettivi fissati ne sono stati raggiunti soltanto tre. Ma l’iniziativa italiana OpenCoesione-Monithon si è classificata al quarto posto nei premi dedicati al “citizen engagement”.
L’IMPEGNO DELLA SOCIETÀ CIVILE
Sul sito di OpenCoesione si legge: “Il riconoscimento internazionale testimonia l’impegno della squadra dedicata al progetto, ma anche degli enti di ricerca, delle università, delle amministrazioni pubbliche, delle associazioni e organizzazioni della società civile, attive nel campo della trasparenza e dell’open government – tra cui Action Aid, Fondazione Bruno Kessler, Open Knowledge Foundation, Libera, Centro NEXA, AKUBARI, Sardinia Opendata, Diritto di Sapere, IWA Italy – che hanno dato supporto alla candidatura italiana e, tramite il loro utilizzo dei dati, sono il vero successo di questa iniziativa”.
TUTTI GLI INVITATI
Tra i presenti alla cerimonia c’erano Obama, François Hollande, e i presidenti d’Indonesia (Susilo Bambang Yudhoyono), Messico (Enrique Peña Nieto), Sudafrica (Jakaya Kikwete) e Danimarca (Helle Thorning-Schmidt).
LE PRIORITÀ DEL GOVERNO
Secondo l’economista Giuseppe Pennisi, l’assenza di Renzi (che era nel Palazzo lo stesso giorno e alla stessa ora) evidenzia che forse “la trasparenza e l’efficienza della Pubblica amministrazione non interessano al presidente del Consiglio e…” farebbe “più bella figura a smettere di parlarne”. In una conversazione con Formiche.net, Pennisi ha detto che forse la mancata partecipazione italiana è un’evidenza del caos che regna alla Rappresentanza permanente dell’Italia presso le Nazioni Unite.
L’ESEMPIO DI ANDREW CARNEGIE
Inoltre, Pennisi ha spiegato che le associazioni italo-americane hanno notato il mancato “pellegrinaggio” di Renzi a Pittsburgh. “Si sarebbe dovuto recare al loculo di Andrew Carnegie, il padre della siderurgia e della metallurgia, considerato allo scoppio della Grande Guerra l’uomo più ricco del mondo. Fu uomo molto fortunato perché lavorò con collaboratori sempre più brillanti di lui. Renzi avrebbe appreso – aggiunge Pennisiche deve contornarsi di competenti (anche critici) e non di sodali pescati tra i vigili di Firenze e luoghi simili”.
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