sabato 30 agosto 2014

ROMEO E JULIETTE” NELLE GUERRE STELLARI IN MILANO FINANZA 30 AGOSTO



ROMEO E JULIETTE” NELLE GUERRE STELLARI
Giuseppe Pennisi
Chi avrebbe mai pensato che sarebbe quel reazionario di Charles Gounod a rinnovare il pubblico di un’Arena di Verona abituato sino a poche ‘stagioni’ fa ad un repertorio di “Aida”, “Carmen”, “Turandot” quasi immodificabile. William Shakespeare e George  Lucas hanno complottato con il regista Francesco Micheli e trasferito l’opèra lyrique Roméo et Juliette,  in una Verona da “guerre stellari”. Le gradinate più alte (ed a prezzi più bassi)  dell’Arena (dove è in scena sino al 6 settembre) sono affollate da giovani. L’elemento scenico principale è una copia del teatro elisabettiano The Globe che si apre in due spicchi per diventare i palazzi dei rivali Capuleti e Montecchi. Costumi atemporali: da abbigliamento odierno ed un Rinascimento “fantasy”. La cella di Frà Lorenzo è un grande globo multicolore Non mancano effetti speciali come un auto alata che va in fuoco. I cantanti devono essere anche atleti non solo per i duelli: Romeo e Giulietta passano la notte di nozze sospesi a 20 metri dal palcoscenico.
Chi storce il naso di fronte ad un approccio così avveniristico è, però, soddisfatto dalle voci. I due protagonisti (Vittorio Grigolo e Lana Kros ) hanno l’aspetto e la tessitura vocale appropriata, nonché un francese senza sbavature . Di livello tutta la compagnia - 12 solisti, coro e corpo di ballo. Spiccano Annalisa Stroppa (Stefano, paggio di Romeo), Michael Batchtadze (Mercuzio) e Giorgio Giuseppini (un imponente Frà Lorenzo). E l’orchestra? Jean-Luic Tinguad tiene un buon equilibrio tra buca e palcoscenico.

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