mercoledì 21 maggio 2014

Torna la Bella Addormentata all’Opera di Roma in Formiche 21 maggio



Torna la Bella Addormentata all’Opera di Roma

21 - 05 - 2014Giuseppe Pennisi Torna la Bella Addormentata all'Opera di Roma
Torna venerdì 23 al Teatro dell’Opera di Roma uno dei più bei de La bella addormentata nel bosco di Peter Illich Tchaikovsky con la coreografia di Paul Chalmer che, in questo lavoro, conserva intatto il gusto per lo stile classico, dalla bellezza intramontabile, di Marius Petipa. La bacchetta è quella del Maestro David Garforth, specialista della direzione di balletto. In questo allestimento del Teatro dell’Opera le atmosfere che si richiamano alla famosa fiaba di Charles Perrault sono evocate dalle scene e i costumi di Aldo Buti.
La bella addormentata nel bosco_Teatro dell'Opera di Roma-Stagione 2003_foto C.M. Falsini.alleggerita (1)
Secondo tra i tre maggiori balletti di Tchaikovsky, e composta seguendo strettamente le indicazioni librettistiche di Ivan Aleksandrovi Vsevolo skij, direttore dei Teatri Imperiali e soprattutto quelle meticolose di Marius Petipa, il coreografo, è spettacolo molto apprezzato dal pubblico. Alla prova generale era presente l’imperatore che se ne uscì con un laconico «Molto grazioso!». Il musicista ne fu offeso: «Sua Maestà mi ha trattato molto sbrigativamente. Dio sia con lui.». Tuttavia, la prima fu un trionfo a cui collaborarono ballerini italiani, di stanza a San Pietroburgo, come Carlotta Brianza ed  Emilio Cecchetti.
L’OPERA
Musicalmente e drammaturgicamente il balletto è prossimo a Il Lago dei Cigni i ma con dettagli più elaborati. Per quanto considerata  ‘l’apoteosi’ del balletto classico, la partitura anticipa la morbosa sensualità delle ultime sinfonie. Tra i molti aspetti della sua figura poliedrica, di compositore quanto mai istintivo e appassionato e al tempo stesso estremamente attento alla cesellatura formale, spicca la sua straordinaria sensibilità timbrica. Tchaikovsky seppe indagare le possibilità espressive degli strumenti tradizionali, in particolare i fiati, ricavandone suoni e impasti originali, raffinatissimi e inconfondibili. L’importanza che egli attribuì ai colori dell’orchestra fu tale da relegare la produzione pianistica in secondo piano, nonostante la straordinaria fama guadagnata dal suo primo concerto per pianoforte e orchestra.
LA STORIA
Alla corte di re Florestano XXIV – è questo il succo della vicenda – si festeggia la nascita della principessa Aurora. La serenità della festa è turbata dall’apparizione della perfida fata Carabosse che, irritatissima per non essere stata invitata alla cerimonia, pronuncia una terribile maledizione: Aurora a sedici anni morirà dopo essersi punta un dito. La fata dei Lillà, simbolo del Bene, modifica il maleficio: Aurora non morirà, dormirà profondamente e la sveglierà un bacio d’amore. In occasione dei festeggiamenti del sedicesimo compleanno di Aurora la maledizione si avvera. La perfida Carabosse, in abito da vecchio, offre ad Aurora dei fiori che celano un ago. Aurora cade addormentata, e con lei tutta la corte. Dopo cento anni, grazie al principe Florimondo, il maleficio verrà spezzato e tutti torneranno alla vita. Nel finale, si festeggiano le nozze di Aurora e Florimondo.
I PROTAGONISTI
A Roma, nei ruoli principali si alterneranno: in quello della Principessa Aurora Adyaris Almeida (23 e 24 maggio), Elena Evseeva (già solista del Teatro Michajlovskij, dal 2008 è membro della compagnia del Teatro Mariinskij. Debutterà al Costanzi in sostituzione della Prima ballerina Alessandra Amato che, per un infortunio, non potrà danzare il 25 e 28 maggio), Gaia Straccamore (Etoile dell’Opera di Roma; 27 e 29), Jurgita Dronina (Principal all’Het Nationale Ballet; 30 e 31), e Alessia Gay (1 giugno); Principe Florimondo Alessandro Macario (ospite residente al San Carlo di Napoli; 23, 24, 27 e 29 maggio), Giuseppe Schiavone (25 e 28), Vladimir Shishov (Primo Ballerino Solista alla Wiener Staatsoper e Principal al Volksoper Wien–Ballett; 30 e 31) e Claudio Cocino (1 giugno); Fata Carabosse ManuelParuccini (Primo Ballerino dell’Opera di Roma; 23, 24, 25, 27 e 28 maggio), Anjella Kouznetsova (29 e 30) e Alessia Barberini (31 maggio e 1 giugno). E ancora nel ruolo della Principessa Florina si alterneranno Sara Loro, Giovanna Pisani, Alessia Gay ed Erika Gaudenzi; Fata dei lillà Marianna Suriano e Sara Loro; Uccello Blu Alessio Rezza, Claudio Cocino e Giacomo Luci.
IL FASCINO
A più di cent’anni dalla prima rappresentazione (1890), questo balletto ispirato al soggetto perraultiano non smette di affascinare adulti e bambini. Un prologo e tre atti fatti di tensioni e antitesi tra Male e Bene, terreno e surreale, odio e amore.
“Nella tensione degli estremi, tra riti e pratiche magiche – spiega il coreografo Paul Chalmer – si profila la possibilità di dimostrare il vero valore dell’unica forza onnipotente e riparatrice, l’amore”.
LE DATE
Dopo la “prima” di venerdì 23 maggio (ore 20), La bella addormentata nel bosco sarà replicato sabato 24 (ore 18), domenica 25 (ore 16.30), martedì 27 (ore 20) mercoledì 28 (ore 20), giovedì 29 (ore 20), venerdì 30 (ore 20), sabato 31 (ore 18) e domenica 1 giugno (ore 16.30).

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