sabato 3 agosto 2013

Tosca si divide tra Roma e Torre del Lago in Milano Finanza 3 agosto



InScena
Tosca si divide tra Roma e Torre del Lago
di Giuseppe Pennisi

Anche se concepita per teatri al chiuso, dove si possono meglio apprezzare la raffinatezza e l'innovazione dell'orchestrazione, Tosca di Puccini è l'opera favorita dai festival estivi in spazi all'aperto. Delle numerose edizioni in programmazione in Italia, due meritano speciale attenzione.
http://www.milanofinanza.it/artimg/2013/152/1837264/1-img395887.jpgLa prima è la grande coproduzione con il Palau de les Arts Reina Sofia di Valencia, l'Opéra di Montecarlo, il Teatro Regio di Torino e il nuovo lirico di Tianjin in Cina. Si replica fino al 22 agosto al Festival Puccini di Torre del Lago. Particolarmente interessante la regia e la scenografia di Jean-Louis Grinda e Isabelle Patriot-Perri: poche strutture fisse e un grande gioco di proiezioni e luci si possono adattare a palcoscenici molto differenti. Spiccano il timbro chiaro e il volume generoso di Marco Berti e l'abilità con cui Norma Frantini passa da mezze voci a drammatici acuti. Promettente il giovane Gabriele Viviani nel ruolo di Scarpia. Puntuale la bacchetta di Alberto Veronesi, veterano della partitura (al pari dell'orchestra di Torre del Lago). A Roma, fino al 6 agosto, ha, invece luogo una Tosca, doppiamente autarchica sia perché fatta in casa da Pierlugi Pizzi e Massimo Gasparon, sia perché ambientata in epoca fascista (ma l'idea non è nuova). Drammatica e sensuale Martina Serafin che si alterna con Raffaella Angeletti. Di buon livello gli altri. Renato Palumbo e l'orchestra del Teatro dell'Opera scavano con perizia nella complessa partitura; meriterebbero di essere ascoltati e apprezzati al chiuso perché alle Terme di Caracalla le raffinatezze si colgono solo nelle prime file. (riproduzione riservata)

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