domenica 9 giugno 2013

A Bologna: "Divorzio all'Italiana" di Giorgio Battistelli in Quotidiano Arte 10 giugno




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Dall'11 al 16 giugno 2013
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A Bologna: "Divorzio all'Italiana" di Giorgio Battistelli
Giuseppe Pennisi
Molto importante l'appuntamento di martedì 11 giugno con "Divorzio all'italiana. Azione musicale per il crepuscolo della famiglia" del compositore Giorgio Battistelli su libretto dello stesso compositore liberamente adattato da Pietro Germi, Alfredo Giannetti ed Ennio De Concini. Editore Casa Ricordi, Milano.
L'opera, commissionata al compositore dall'Opéra National de Lorraine dove è andata in scena il 23 marzo 2009, è un vero e proprio inedito in Italia, nonostante il grande successo in Francia.
Giorgio Battistelli omaggia Pietro Germi firmando libretto e musica di un'opera che racconta uno spaccato della Sicilia degli anni Cinquanta, dove si consuma un delitto d'onore in cui passione, gelosia, tradimenti sono ritratti in una partitura grottesca, ironica e pungente. I personaggi rappresentano i cliché del perbenismo e del maschilismo di un'Italia d'altri tempi, esaltati nella parodia dei rapporti tra due famiglie dell'aristocrazia siciliana. Una commedia tragicomica en travesti, rappresentazione alla rovescia del mondo matriarcale del nostro Sud.
L'estro creativo e fantasioso di un celebre regista come David Pountney restituisce freschezza e vitalità al quadro parodistico di Battistelli. Sul podio il direttore d'orchestra francese Daniel Kawka, recentemente nominato direttore principale dell'Orchestra della Toscana. Il cast vede il gradito ritorno di Alfonso Antoniozzi nelle vesti di cantante, dopo il successo come regista de "La Traviata", nel ruolo, en travesti, di Donna Rosalia, affiancato da Cristiano Cremonini, Gabriele Ribis, Marco Bussi, Nicolò Ceriani, Alessandro Spina, Sonia Visentin, Daichi Fujiki, Maurizio Leoni, Fabrizio Beggi e Carlo Morini.
La tardiva prima italiana del lavoro impone una riflessione. Il teatro musicale di stile anglosassone è vivo e prospero come non mai e si sta espandendo in tutto il mondo. Senza tener conto dei diritti cinematografici e televisivi, al solo botteghino, dal 1986 la rock opera "The Phantom of the Opera" ha incassato 6 miliardi di dollari, "The King Lion" (debutto nel 1997) 5 miliardi di dollari, uno spettacolo a basso costo come "Cats" (1981) 3 miliardi di dollari, un altro low cost del 1999, "Mamma Mia!", 2 miliardi di dollari, "Miss Saigon", un adattamento di "Madama Butterfly" (1991) 1,5 miliardi di dollari. E via discorrendo.
L'Estremo Oriente sta entrando nel giro: è partito da Seul un revival di "Dreamgirls" che arriverà in Europa e in America. Sta per debuttare "Shangai, Shangai" che dovrebbe essere cantato (arie, concertati, recitativi) in cinese e andare per il mondo con sottotitoli. Si può facilmente ironizzare sostenendo che questi titoli hanno poco o nulla a che vedere con la musica colta. Non solamente il teatro in musica di marca anglosassone è spesso il modo più efficiente e più efficace per avvicinare nuovo pubblico alla musa bizzarra ed altera ma negli Stati Uniti e altri Paesi, nei quali l'opera e la concertistica non ricevono quasi alcun sussidio pubblico, prosperano e innovano. Numerosi teatri d'opera tedeschi (il cui pubblico è tutt'altro che incolto) hanno nel loro repertorio lavori come "A Streetcar Named Desire" di André Previn, "A View from the Bridge" di William Bolcon, "A Postcard from Morocco" di Dominik Argento, "Dead Man Walking" di Jake Heggie, "Willie Starl" di Carlisle Floyd, "Sophie's Choice" di Nicholas Maw. Solo due di questi lavori si sono visti in Italia. In effetti, mentre da noi, a parte qualche raro caso e per volontà di poche istituzioni, la produzione di nuove opere liriche appassisce, negli Stati Uniti è in pieno sviluppo: nel 2010 (anno di crisi) ci sono state 12 prime mondiali tra cui lavori tratti da romanzi come "Il Giardino dei Finzi Contini" e "Il Postino".
Grande attesa già adesso, negli USA e non solo, per "La Ciociar",a commissionata a Marco Tutino per l'inaugurazione della nuova stagione della San Francisco Opera (2014-15).

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