domenica 19 maggio 2013

Orchestra Sinfonica di Roma: una stagione di grandi successi in QuotidianoArte del 20 maggio

lunedì 20 maggio 2013
stampa
Questa sera alle ore 20.30 la Sinfonia n. 7 in do maggiore (Op. 60, Leningrado) di Dmitrij Šostakovic
Orchestra Sinfonica di Roma: una stagione di grandi successi
Giuseppe Pennisi
Oggi lunedì 20 maggio alle 20.30 l’Orchestra Sinfonica di Roma, patrocinata dalla Fondazione Roma - Arte – Musei, direttore artistico e musicale Maestro Francesco La Vecchia, chiude una stagione costellata di riconoscimenti nazionali e internazionali, di standing ovations e di tutto esaurito.
In programma La Sinfonia n. 7 in do maggiore (Op. 60, Leningrado) di Dmitrij Šostakovic. Dirige il Maestro Francesco La Vecchia. La Sinfonia n. 7 in do maggiore (Op. 60, Leningrado) è una delle composizioni più note ed eseguite di Dmitrij Šostakovic (San Pietroburgo, 25 settembre 1906 – Mosca, 9 agosto 1975).
Il 22 giugno 1941 le armate di Hitler varcano la frontiera sovietica e Dmitri Shostakovich, leningradese innamorato della sua città, dall’8 settembre 1941 si trova assediato con tutti i suoi concittadini, dalle truppe tedesche. La sua richiesta di essere inviato al fronte viene respinta a causa delle sue condizioni di salute, con l’assicurazione che si renderà più utile continuando a comporre e viene impiegato nel corpo dei pompieri per sorvegliare l’edificio del Conservatorio.
In questa atmosfera nasce il progetto di una nuova sinfonia da dedicare alle vicissitudini della sua città. Il lavoro procede rapidamente; il 3 settembre conclude il primo tempo, il 17 il secondo, il 29 il terzo e il 27 dicembre, a Kuybyshev dove erano stati sfollati i principali artisti dell’Unione Sovietica, l’intera composizione. La Settima viene eseguita il 5 marzo 1942 nella Casa della Cultura di Kuybyshev dall'Orchestra del Teatro Bol'soj diretta da Samuil Abramovic Samosud e ripresa il 19 luglio 1942 a New York dove la partitura era giunta in microfilm con un viaggio avventuroso attraverso la Persia e l’Egitto, dall’orchestra della NBC diretta da Arturo Toscanini. Il 9 Agosto 1942 La Settima risuona anche nella Sala della Filarmonica di una Leningrado ridotta allo stremo; per l’occasione sono richiamati dal fronte i musicisti dell’Orchestra della Radio diretti da Karl Eliasberg e vengono sistemati degli altoparlanti nella periferia della città, rivolti verso i soldati tedeschi, per far sentire loro che la vita di Leningrado continuava a pulsare. La partitura, che diventa in breve il simbolo musicale della resistenza sovietica all'aggressione nazista e consacra la fama internazionale dell'autore, è concepita, in parte anche scritta, durante l'assedio di Leningrado e riflette la drammaticità e la reazione patriottica del momento.
Insignita del Premio di Stato di Prima Classe dell'URSS la sinfonia è inoltre una delle opere di Shostakovich subito approvate dal regime comunista, con il quale, nel corso della sua vita il compositore intrattenne rapporti complessi e spesso tragicamente conflittuali.
Inizialmente Shostakovich aveva progettato l'opera come un lavoro con soli e coro su testo proprio, poi come una sorta di poema sinfonico, ma alla fine decise di ritirare i titoli dei quattro movimenti: La guerra, II ricordo, Gli spazi sconfinati della patria, La vittoria.
La Settima Sinfonia è una composizione a programma nel senso più elevato del termine. Secondo le dichiarazioni dell'autore (in vari scritti, tra cui I giorni della difesa di Leningrado, 1941, e Musica a programma reale e apparente, 1951), l'idea poetica della resistenza all'aggressione determina lo svolgimento della forma (soprattutto nei movimenti estremi) oltre che, naturalmente, il tono e il linguaggio musicale, nonché le dimensioni gigantesche dell'organico.
La Settima è certo la più monumentale, magniloquente e popolare sinfonia di Shostakovich, animata da un'autenticità e da un respiro epico che, pur ancor oggi vivissimi, vanno ricondotti a un preciso contesto storico. Solo così si può comprendere una composizione che si sviluppa su larghe stesure, puntando su un linguaggio d'immediata comunicativa e presa emozionale e valorizzando procedimenti di dilatazione, estensione, amplificazione, ripetizione e variazione di sicura eloquenza sinfonica.

Nessun commento: