martedì 21 maggio 2013

Il Festival «Lo spirito della musica di Venezia» in QuotidianoArte 22 maggio


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21 giugno - 24 agosto 2013
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Il Festival «Lo spirito della musica di Venezia»
Giuseppe Pennisi
Il Teatro La Fenice, uno dei templi della lirica mondiale, ha festeggiato il 16 maggio 2013, il suo 221° compleanno con una conferenza stampa all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi.
Inaugurato il 16 maggio 1792 con il dramma per musica I giuochi d’Agrigento di Giovanni Paisiello e sede, nei suoi due secoli di vita, di numerose prime assolute di opere di Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi (tra cui Rigoletto e La traviata), Stravinskij, Britten, Prokof’ev, fino a Nono, Maderna, Kagel, Guarnieri e Ambrosini, la Fenice continua a essere protagonista della vita musicale veneziana e internazionale. La ragione, una programmazione ad ampio raggio che oltre a variegate stagioni liriche e sinfoniche autunnali, invernali e primaverili si rivolge ora anche al pubblico presente in città nei mesi estivi, con un ricco e prestigioso Festival ispirato allo «spirito della musica» veneziana. È quanto è stato illustrato a Parigi dal sovrintendente della Fondazione Teatro La Fenice Cristiano Chiarot, dal direttore artistico Fortunato Ortombina e dal presidente del Circolo La Fenice – il circolo dei mecenati del Teatro Jérôme Zieseniss, nel corso di una conferenza stampa dedicata alla presentazione del Festival 2013 e alla descrizione alla stampa francese della Stagione lirica 2013-2014.
Dopo il successo del Prefestival, che nel luglio 2012 ha testato le strategie organizzative e la risposta del pubblico, tra il 21 giugno e il 24 agosto 2013 Venezia ospiterà la prima edizione del Festival «Lo spirito della musica di Venezia», ideato e curato dalla Fondazione Teatro La Fenice in collaborazione con la Regione del Veneto, il Comune di Venezia e la Camera di Commercio di Venezia, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Con tre rappresentazioni – il 10, 14 e 17 luglio nel Cortile di Palazzo Ducale – evento di punta sarà l’Otello verdiano, ripresentato in Giappone lo scorso aprile nella trionfale tournée del Teatro La Fenice dopo averne inaugurato la stagione lirica. L’opera tornerà a occupare il magico spazio del Palazzo dopo più di quarant’anni di assenza, riprendendo la tradizione degli storici spettacoli realizzati negli anni ’60 con Mario Del Monaco protagonista, che fecero di Venezia il palcoscenico del mondo per l’interesse artistico e mediatico che suscitarono. Interrotta nel 1970, quella felice consuetudine verrà rilanciata quest’anno con l’allestimento ideato dal regista Francesco Micheli, dallo scenografo Edoardo Sanchi e dalla costumista Silvia Aymonino. Il maestro coreano Myung-Whun Chung dirigerà l’Orchestra e il Coro del Teatro La Fenice e un prestigioso cast internazionale, e al regista serbo Emir Kusturica sarà affidata la realizzazione di un film in 3D tratto dallo spettacolo. L’Otello, oltre che per la trama di derivazione shakespeariana, anche dal punto di vista musicale è un appassionato omaggio a Venezia, a cominciare dal canto di Cassio, il cui stile rievoca quello dei gondolieri. Momento di grande suggestione musicale e spettacolare, l’Otello a Palazzo Ducale non sarà però che uno dei tanti appuntamenti dell’ampio Festival estivo che – come il titolo «Lo spirito della musica di Venezia» suggerisce – dal 21 giugno al 24 agosto 2013 – coinvolgerà solisti, orchestre e gruppi da camera locali e internazionali in un progetto di valorizzazione dell’enorme tradizione propria della città lagunare, che si è contraddistinta in ogni tempo per il coraggio delle proposte in ambito musicale e scenico, sia in termini produttivi che per quanto riguarda l’inesausta ricerca di novità, perseguita guardando sempre avanti senza mai indugiare alla nostalgia del passato.
E proprio l’unicità di Venezia, perenne ‘cantiere’ di sperimentazione artistica, costituisce il filo conduttore della rassegna: la sua innata tendenza all’innovazione e lo sguardo ‘moderno’ che la caratterizza in ogni epoca sono infatti rievocati e ribaditi sin dall’evento di apertura, un nuovo allestimento della Butterfly pucciniana nato dalla collaborazione tra due istituzioni centrali nel panorama cittadino e internazionale come la Fenice e la Biennale Arte.
Sul versante contemporaneo, oltre al coinvolgimento di Mariko Mori nella Butterfly, un’altra importante iniziativa è dedicata a uno dei protagonisti del Novecento musicale, il veneziano Bruno Maderna, che è un po’ il nume tutelare di questa edizione del Festival: i quarant’anni dalla sua precoce scomparsa saranno ricordati il 6 luglio alle Sale Apollinee con una serata speciale, in cui quaranta compositori proporranno altrettanti brani composti per l’occasione ed eseguiti da una compagine di grande esperienza come l’Ex Novo Ensemble di Claudio Ambrosini.

info: http://www.teatrolafenice.it

 

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