mercoledì 13 febbraio 2013

Tradizione e innovazione nella stagione lirica di Trieste in QuotidianoArte del 14 febbraio

giovedì 14 febbraio 2013
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Al Teatro Giuseppe Verdi, fino al 16 febbraio, Carmen. Alla Sala de Banfield Tripcovich, dal 15 febbraio, Intorno a Medea
Tradizione e innovazione nella stagione lirica di Trieste
Giuseppe Pennisi
La nuova gestione della Fondazione lirica di Trieste coniuga innovazione con tradizione.
Al Teatro Giuseppe Verdi si recita sino al 16 febbraio un capolavoro del repertorio francese: Carmen di Georges Bizet, opéra comique in quattro atti su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy, tratto dalla omonima novella di Prosper Mérimée. L’opera è proposta nello spettacolare allestimento prodotto dal Palau de les Arts Reina Sofia – Fundaciò de la Comunitat Valenciana e dalla Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e ideato dal famoso cineasta spagnolo Carlos Saura, regista di “Carmen story” il film del 1983 con Antonio Gades e Laura del Sol. Nella versione teatrale, la Carmen di Saura appare come un viaggio negli abissi dell'animo umano che posta in scena il conflitto di una mente, quella di Carmen, che vuole il bene, ma è attratta irresistibilmente dal male. Una lettura moderna del capolavoro di Bizet che è sottolineata dall’ambientazione scenica di Laura Martinez con pannelli astratti, trasparenti, in cui le immagini, riflesse come ombre sulle pareti, richiamano i fotogrammi della pellicola cinematografica, ombre sulle pareti, con i costumi senza tempo di Pedro Moreno, le luci di Francisco Belda e le coreogafie di Goyo Montero.
Questo spettacolo debuttò in Italia al 71° Maggio Musicale Fiorentino. Luciana D’Intino interpreta Carmen. Ad Andrea Carè invece è affidato il personaggio di Don Josè. Lucio Gallo e Serena Gamberoni saranno interpreti dei ruoli di Escamillo e di Micaela. Completano il cast artistico Yukiko Aragaki (Fraschita), Nicolò Ceriani (Morales), Cristina Damian (Mercedes), Gianluca Sorrentino (Remendado), Dario Giorgelè (Dancaire) e Federico Benetti (Zuniga).
Dal 15 febbraio alle ore 20.30 debutta alla Sala de Banfield Tripcovich lo spettacolo intitolato Intorno a Medea, composto da Riflessioni su Medea di Jirí Antonín Benda del compositore Marco Taralli in prima esecuzione assoluta e il melologo per voce e orchestra Medea di Jirí Antonín Benda, basato sulla tragedia di Euripide.
La riflessione musicale del compositore Marco Taralli si fonde direttamente con il corpo musicale della Medea di Benda, e dà voce al protagonista escluso da Benda: il Coro, un coro greco che ci fa entrare nel dramma, osserva l’azione e ne commenta l’epilogo. Medea invece sarà interpretata da Clara Galante.

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