domenica 9 dicembre 2012

Il commissariamento del Massimo di Palermo desta polemiche in Quotidiano Arte 10 dicembrea


http://www.quotidianoarte.it/nl/clienti/4394/img/search.jpg



 


lunedì 10 dicembre 2012
Inizio modulo
stampa
Fine modulo
Duro braccio di ferro fra il sindaco Leoluca Orlando e il sovrintendente Cognata
http://www.quotidianoarte.it/nl/clienti/4394/img/Massimodef.jpg
Il commissariamento del Massimo di Palermo desta polemiche
Giuseppe Pennisi
Non sarà senza strascichi e polemiche il commissariamento del Teatro Massimo di Palermo, annunciato proprio mezz'ora dopo che l'associazione nazionale critici musicali riunita a Milano in occasione dell'anteprima del Lohengrin alla Scala aveva espresso incredulità alla voci in materia della misura .
“Tale passo  - denunciano in una nota i critici musicali - punisce ingiustamente la dirigenza di una fondazione in regola con i conti”. I critici definiscono la scelta del commissariamento “politica e strumentale”. Pone, poi, un problema serio di politica del settore; in quale misura il cambiamento di maggioranza in Consiglio Comunale può comportare lo spoil system per fondazioni di diritto privato, quali le fondazioni liriche.
Il Teatro Massimo di Palermo  sarà gestito da un commissario straordinario nonostante i conti in utile per sette anni . Il prefetto Fabio Carapezza Guttuso sarà il commissario del Massimo per i prossimi dei mesi. Il commissariamento, nonostante i buoni risultati di bilancio e l'apprezzata qualità artistica viene motivata “dalla prolungata paralisi dell'attività ordinaria dell'ente” si legge nel comunicato del Ministero “e all'impossibilità di gestire la fondazione attraverso gli organi di amministrazione preposti”.
Il riferimento è al duro braccio di ferro tra il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che presiede il CdA della fondazione, e il sovrintendente Cognata. Orlando ha accusato Cognata di “disservizi e disorganizzazioni verso il pubblico e di non essersi mai rivelato in grado di rispondere alle esigenze della città di Palermo".
La scelta governativa di commissariare la gestione del Teatro esautorando il sovrintendente hanno raccolto diverse critiche. Parte dei sindacati avevano, invece, più volte sollecitato una soluzione per la fondazione Teatro Massimo in quanto in polemica con il sovraintendente in merito a vari aspetti dell'applicazione dei loro contratti di lavoro.  
Antonio Cognata venne indicato, nel 2004, dal CdA della fondazione, il cui presidente era l'allora sindaco Diego Cammarata. La legge prevede l'assoluta autonomia dei componenti della fondazione da chi li ha nominati proprio per evitare ingerenze della politica. L'ex sovrintendente non vuole parlare. Per lui parlano i numeri. Quando arrivò Cognata, il teatro era coperto di debiti, circa 27 milioni di euro. Il debito, attraverso l'accensione di un mutuo, si è ridotto a 16 milioni e da sette anni il bilancio di esercizio viene chiuso in attivo nonostante il taglio dei finanziamenti pubblici. Non solo, rispetto alla precedente gestione gli spettacoli sono quasi raddoppiati. Cognata è stato anche vittima di un'aggressione, nel 2009, e da allora gira scortato dai carabinieri. "Il Sole 24 ORE" ha giudicato Cognata come “ Raro caso in Italia di buona conduzione, artistica ed economica, di un teatro d'opera”.
Ma ora è fuori.



















·         CHI SIAMO
·         PUBBLICITÀ
·         CREDITS
·         ARCHIVIO NEWS
·         CONTATTACI






2012

CERCA











































Nessun commento: