mercoledì 26 settembre 2012

Una Turandot tutta cinese apre la stagione dell’Orchestra Sinfonica Romana in QuotidianoArte del 27 settembre


giovedì 27 settembre 2012
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Il programma si apre il 30 settembre con la Turandot di Giacomo Puccini
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Una Turandot tutta cinese apre la stagione dell’Orchestra Sinfonica Romana
Giuseppe Pennisi
Oggi 27 settembre, nella bella sede di via dei Cerchi, l’Orchestra Sinfonica di Roma (un progetto di grande successo della Fondazione Roma) annuncia la stagione del decennale.
Il programma si apre, il 30 settembre-1 ottobre, con una vera esclusiva: la presentazione in forma scenica di “Turandot” di Giacomo Puccini in un’edizione della China National Opera che ha fatto il giro del mondo e che in Italia si vedrà e ascolterà unicamente all’auditorium di via della Conciliazione della capitale.
Il cast, l’orchestra, il maestro concertatore, il coro, il corpo di ballo vengono tutti da Formosa. Le scene e i costumi sono ispirati alla pittura orientale. Uno spettacolo da non perdere.
Il resto della stagione si articola su due filoni: la grande sinfonia classica del Settecento e dell’Ottocento e la riscoperta del grande sinfonismo italiano del Novecento.
Guidata dal Maestro Francesco La Vecchia, l’orchestra ha inciso per una grande casa discografica internazionale (la Naxos), l’integrale di Casella e di Martucci e sta proseguendo con gli altri grandi maestri italiani, spesso purtroppo coperti da un velo di oblio.
Grazie alle sue tournée internazionali, in dieci anni di attività l’Orchestra ha meritatamente acquisito una mondiale, come dimostra, tra l’altro, la vasta attività discografica. Con una politica di bassi prezzi, specialmente per i giovani e gli anziani, e con le sua attività concertistiche in ospedali, l’Orchestra svolge anche un’importante attività sociale: fa conoscere la grande musica a chi ne sarebbe privo.
In dieci anni, l’Orchestra si è costituita un pubblico fidelizzato che, a volte, si organizza per seguirla nelle tournée. Quando dieci anni fa, la Fondazione Roma ha scommesso sull’orchestra nessuno poteva prevedere questi eccellenti risultati.

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