sabato 8 settembre 2012

La fuga in maschera riporta in luce Spontini in Milano Finanza 8 settembre

La fuga in maschera riporta in luce Spontini


di Giuseppe Pennisi



L'autografo di La Fuga in Maschera, commedia per musica dell'allora 26nne Gaspare Spontini andata in scena nel 1800 al Teatro Nuovo di Napoli, è stato ritrovato a Exeter ed è il frutto più prelibato del Festival Pergolesi-Spontini (che ha luogo fino al 16 settembre), co-prodotto con il San Carlo di Napoli dove sarà in scena tra qualche settimana.

Spontini, dal suo esilio in Francia e in Prussia, influenzò scuole musicali molto differenti (da Berlioz a Wagner) ma i suoi sei maggiori lavori richiedono organici imperiali, ossia grandi orchestre, doppi cori e corpo di ballo). La Fuga in maschera ha una trama esile che si trascina per circa tre ore. Sotto il profilo musicale mostra come, nonostante l'allor giovane Spontini vivesse a Napoli e ne respirasse l'atmosfera, avesse uno stile differente da quello imperante nel Regno delle Due Sicilie: l'opera presenta le celle musicale iterattive, la melodia e la tinta orchestrale che caratterizzano le opere «imperiali» del compositore. L'allestimento è firmato da Leo Muscato (giovane e brillante regista), le scene sono di Benito Leonori, i costumi di Giusi Giustino. La lettura riscatta in gran misura il libretto con le gag della commedia dell'arte e la stilizzazione dei fumetti. Corrado Rovaris dirige I virtuosi italiani, una delle formazioni più attive e qualificate nel panorama musicale internazionale. (riproduzione riservata)



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