martedì 17 luglio 2012

"Mitridate" entusiasma Monaco in QuotidianoArte del 28 luglio


mercoledì 18 luglio 2012
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L’opera che Mozart compose a 12 anni

"Mitridate" entusiasma Monaco
Giuseppe Pennisi
Mitridate, tiranno ormai stanco e anziano, che ha sacrificato gli obblighi familiari a quelli di stato, è in guerra con Roma. Per ragioni politiche ha combinato il matrimonio tra il figlio Farnace e la figlia del re dei Parti, Ismene; tuttavia Farnace è ambizioso e cerca di mettersi in competizione con il padre, anche nell'amore della bella Aspasia. Quest'ultima preferisce il figlio minore, Sifare, ed è da questo ricambiata. Ma Farnace confessa tutto al padre (Son reo, l'error confesso) e viene imprigionato (Già di pietà mi spoglio). Aspasia e Sifare dichiarano il loro amore (Se viver non degg'io). Mitridate si inalbera e Ismene intercede per evitare che Aspasia e Sifare vengano uccisi. Nel contempo i romani, guidati da Marzio, sbarcano a Ninfea e liberano Farnace, promettendogli il trono del padre se li aiuterà (Se di regnar sei vago). Farnace diventa cosciente dei suoi doveri nei confronti del padre; Mitridate è ferito mortalmente e perdona i suoi figli. Nel quintetto finale Sifare, Aspasia, Farnace, Ismene e Arbate, Non si ceda al Campidoglio, dichiarano la loro intenzione di vendicarsi dei romani e combattere quelli che pretendono di togliere la libertà al mondo intero.
Questo pasticcio metastasiano è l’argomento dell’opera seria che la Scala commissionò a Mozart quando il compositore aveva 12 anni, è un’opera lunga poiché segue tutte le convenzioni dell’epoca ma affascinante anche in quanto nell’alambiccata trama traspare il complicato rapporto tra Wolfgang Amadeus e suo padre. Viene rappresentata di rado in Italia; ne ricordo una versione scenica a Sondrio nel 1999 e una a Vicenza nel 2006.
È però, da due anni uno dei maggiori successi del Festival che si tiene a Monaco il mese di luglio. Senza ciarpami settecenteschi, in abiti moderni, diventa un dramma di giovani per giovani.
Vale un viaggio. Fate ancora a tempo a cogliere le ultime repliche.




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