domenica 20 maggio 2012

Triplo debutto per il Maggio Fiorentino da Artribune 19 maggio

Triplo debutto per il Maggio Fiorentino. Con nuovo sponsor e vecchi debiti Ha preso il via ufficialmente il 4 maggio la 75esima edizione del Maggio Musicale Fiorentino con un programma ricchissimo. Vi raccontiamo l’apertura con Zubin Mehta all’esordio. Mentre in questi giorni gli appuntamenti proseguono a ritmo serrato. Scritto da Giuseppe Pennisi | sabato, 19 maggio 2012 • Lascia un commento Der Rosenkavalier - direttore Zubin Mehta - Maggio Musicale Fiorentino 2012 - photo Gianluca Moggi 90 appuntamenti in 5 settimane (38 giorni); tutti i giorni un’offerta musicale; 200 ospiti, 42 istituzioni e 23 luoghi coinvolti a Firenze; 6 prime assolute; 2 prime italiane, sempre più spazio alla musica contemporanea, con la prima assoluta di Silvia Colasanti e numerosi appuntamenti insieme a Fabbrica Europa, Tempo Reale, all’ORT, Contempoartensemble, l’Homme Armé, il grande Barocco con Fabio Biondi che dirige l’Israel in Egypt HWV 54 di Händel… Il Maggio si allarga in città e avvia l’iniziativa Maggio nel chiostro, presso il chiostro di San Lorenzo, un ponte culturale che lega Firenze al Sudamerica; Maggio i-TECH con print@home, dirette via streaming, sopratitoli. Tutto ciò facilitato da una vasta gamma di abbonamenti e da programmi speciali per attirare un pubblico giovane. Der Rosenkavalier - direttore Zubin Mehta - Maggio Musicale Fiorentino 2012 - photo Gianluca Moggi È la quarta volta che Der Rosenkavalier di Richard Strauss, lo spettacolo inaugurale, si vede a Firenze, ma le edizioni precedenti erano state noleggiate da Dresda, Francoforte e Colonia, mentre questa è stata prodotta unicamente dalle maestranze fiorentine. È anche il debutto a 76 anni di Zubin Mehta nella concertazione della splendida partitura. In terzo luogo, la regia e la drammaturgia sono firmate da Eike Gramms, professore al Mozarteum e noto principalmente per le sue regie di prosa e di cinema. A fianco dei tre debutti, una sperimentata compagnia: i protagonisti (Angela Denoke, Caitlin Hulcup, Kristinn Sigmundsson, Sylvia Schwartz) hanno grande esperienza nei rispettivi ruoli sia come cantanti sia come attori. Il debutto più atteso era quello di Mehta. La sua lettura della partitura ricorda l’ultima edizione fattane da Carlos Kleiber (quella del 1994). La concertazione è intrisa di nostalgia e melanconia, anche nei momenti più apertamente comici per un mondo bellissimo ma ormai finito, la “Felix Austria” che oggi può essere letta come “Felix Europa” che esiste solo nei ricordi. Mehta dilata i tempi, contiene il ritmo dei valzer e accentua i diminuendo dei tre finali d’atto. Inclusi i due intervalli, “la commedia per musica” dura circa cinque ore, che il 4 maggio sono stati salutati da venti minuti di ovazioni. Der Rosenkavalier - direttore Zubin Mehta - Maggio Musicale Fiorentino 2012 - photo Gianluca Moggi L’orchestra del Maggio è stata abilissima a mettere in luce i numerosi momenti cameristici e solistici della partitura. Mehta è stato anche assecondato da un cast di grande livello. Difficile da assemblare, perché l’opera richiede ben 27 solisti. Caitlin Hulcup (Octavia) ha il fisico di un adolescente spavaldo: in scena per tutta la durata dell’opera passa da duetti sensuali a partite di scherma. Angela Denoke (la Marescialla) ha la bellezza di una 33enne che, dopo l’avventura con il giovane cavaliere, avrà tanti altri uomini. Sylvia Schwartz (Sophie) è un’adorabile 15enne appena uscita dal convento, che si conquista il proprio cavaliere con le unghie e con i denti. Kristin Sigmundsson è un Barone maleducato ma non buffonesco. Tra i tanti altri, spicca il giovane Celso Albelo nella breve ma difficile parte de “un tenore italiano”. La regia di riferimento è l’allestimento curato da Otto Schenk di cui hanno, da decenni, l’esclusiva Vienna e Monaco. Schenk crea un rococò così carico da avere poco di realistico e che si adatta perfettamente a una “commedia in musica” in cui il sinfonismo wagneriano viene impiegato per fondere Mozart, l’operetta francese e austriaca, il polifonismo e la vocalità italiana in un’unità singolarissima. Eike Gramms (con Hans Schavernoch, scene, e Catherine Voeffray, costumi) risolve questi nodi con un unico impianto scenico e giochi di specchi e proiezioni in un quadro atemporale che spazia dal Settecento all’inizio del Novecento. Struggente il finale: il fondo scena si apre e si vede albeggiare una gigantografia di Vienna inizio Novecento. Der Rosenkavalier - direttore Zubin Mehta - Maggio Musicale Fiorentino 2012 - photo Gianluca Moggi Il Maggio 2012 è partito bene. Ha anche trovato un nuovo sponsor, l’Enel. Ma resta il peso di un debito di 30 milioni di euro, accumulatosi in un festival che dal 1999 chiude quasi sempre in passivo. Giuseppe Pennisi www.maggiofiorentino.com

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