lunedì 28 maggio 2012

Flórez e il ritorno del “belcanto” in Quotidiano Arte 28 maggio

lunedì 28 maggio 2012 Flórez e il ritorno del “belcanto” Giuseppe Pennisi C’è un rinnovato interesse nel "belcanto" (uno stile teso a dimostrare la bravura del cantante che dovrebbe essere in grado di reggere una candela accesa davanti alla bocca e di cantare senza far oscillare la fiamma). Lo mostrano i successi che due differenti tournée di un’opera considerata la quintessenza del belcanto (I Puritani) hanno avuto una nelle maggiori fondazioni liriche e l’altra nei teatri di tradizione, l’annuncio del rilancio (nonostante i tempi di crisi) del Festival Bellini e, soprattutto, il trionfale tour di Juan Diego Flórez che sulla via da Londra a Salisburgo (copre una diecina di importanti città) ha fatto tappa a Roma il 24 maggio, riempiendo la vasta Sala Cecilia del Parco della Musica. Flórez si è esibito in arie poco note (tra cui un delizioso raro “péché de viellesse” rossiniano a carattere patriottico) di autori italiani (Bononcini, Ciampi, Piccinni, Rossini, Donizetti), francesi (Meyerbeer, Gounod, Lalo, Offembach) e spagnoli (Padilla, Garcìa, Sotullo). Su grande insistenza del pubblico, al termine tre bis da Elisir d’Amore, La Fille du Regiment e Rigoletto. Il concerto di Flórez ha permesso di apprezzare le varie sfumature delle differenti scuole del belcanto, un evento raro. È auspicabile che porti ad un CD di qualità. INDIETRO

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