mercoledì 9 maggio 2012

CATANIA, LA REGIONE TAGLIA I FONDI: PROGRAMMA DEL “BELLINI” A RISCHIO in Il Velino 9 maggio

CATANIA, LA REGIONE TAGLIA I FONDI: PROGRAMMA DEL “BELLINI” A RISCHIO anteprima Edizione completa Edizione completa Stampa l'articolo Stampa l'articolo Roma - Le Nozze di Figaro di Mozart-Da Ponte, in scena al Massimo Bellini di Catania sino al 13 maggio, rischia di essere l’ultima opera che si vedrà questa stagione nel teatro italiano noto per avere la migliore acustica della penisola. A ragione di forti tagli al contributo della Regione Sicilia, dopo il balletto “Il Lago dei Cigni”, importato da Praga, calerà probabilmente il sipario, salteranno “L’Italiana in Algeri” e “La Traviata” previste per l’anno prossimo. E, sempre che tutto vada al meglio, se ne riparlerà nel 2013. Nonostante siano aumentati del 20 per cento gli abbonamenti e il Teatro abbia appena iniziato a lavorare con un nuovo direttore musicale, Xu Zhong, un direttore d’orchestra cinese noto in Italia ed all’estero. Le Nozze di Figaro viene proposta in un nuovo allestimento con la direzione d’orchestra di Sergio Alapont e con la regia di Luca Verdone. Tra gli interpreti: Stefania Bonfadelli, Paul Armin Edelmann, Ekaterina Sadovnikova, Nidia Palacios, Ugo Guagliardo. Tutti noti e di grande esperienza. Luca Verdone, che per la prima volta firma a Catania un suo lavoro, spiega che il nuovo allestimento è un involucro teatrale che si smonta come una scatola aperta, posata sul fondale nero del palcoscenico in ognuno dei quattro atti, fino al gran finale di un giardino fiabesco ispirato alla Alhambra di Granada. Verdone, Alamponte ed i cantanti-attori riescono a far brillare l’estro lirico riposto in ciascuno dei personaggi del libretto, la poesia dei dialoghi e l’effervescenza dell’intreccio desunto dalla celebre commedia di Beaumarchais, e a gettarsi a capofitto su una soluzione puramente teatrale. Dopo ave registrato un grande successo alla prima, la biglietteria sta andando benissimo per le repliche. Un indubbio segno di vitalità del teatro che da due anni sta risalendo la china con spettacoli che si sono imposti pure a livello internazionale. Sarebbe un vero peccato se la stagione dovesse terminare bruscamente e si addensassero serie nubi sul futuro a medio termine del Massimo Bellini. (ilVelino/AGV) (Hans Sachs) 09 Maggio 2012 14:45

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