martedì 3 gennaio 2012

LIRICA, PER RISORGERE IL “BELLINI” PUNTA SULLE GIOVANI PROMESSE in Il Velino 3 gennaio

LIRICA, PER RISORGERE IL “BELLINI” PUNTA SULLE GIOVANI PROMESSE
Catania - Dopo anni di difficoltà, il teatro catanese si riavvia verso la stabilità economica scommettendo sui titoli quasi esclusivamente di repertorio e artisti ancora poco conosciuti. Ed è boom di abbonamenti

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Catania - In panorama in cui unicamente tre fondazioni liriche hanno chiuso in attivo i bilanci 2010, fa davvero piacere come si sta rimettendo in buona salute un teatro che per anni è stato in serie difficoltà: il “Massimo Bellini” di Catania. Non si tratta di un teatro secondario: è riconosciuto come quello con la migliore acustica in Italia e una delle più perfette in Europa. Per questa ragione, ad esempio, Dame Joan Sutherland e suo marito, il direttore d’orchestra Richard Bonynge, lo hanno scelto per lustri come la loro sala di registrazione favorita. Ora il Bellini sta affrontando una cura da cavallo per risorgere: un cartellone con titoli quasi esclusivamente di repertorio, artisti giovani e ancora poco conosciuti in Italia come la israeliana Rinat Shaham che ha debuttato con grande successo al Festival di Glyndebourne, protagonista del titolo “Carmen” che aprirà la stagione. I risultati, per il momento, danno ragione: la campagna per la Stagione Sinfonica 2011-2012 si è chiusa con 1564 abbonati, circa il dieci per cento in più rispetto allo scorso anno.

I dati della campagna abbonamenti della Stagione Lirica 2012 sono ancora provvisori, visto che mancano oltre venti giorni alla chiusura ma si registra un trend di crescita molto positivo che, al momento, è di quasi il 20 per cento. Quello in atto a Catania è un tipo di teatro da incoraggiare, anche in quanto ha ritrovato il supporto della città, come ha provato il tutto esaurito al concerto di Capodanno tenuto ieri e portato in diretta dalla due maggiori reti locali in tutte le abitazioni della Sicilia orientale (Antenna Sicilia e Telecolor). Sul podio è salito il maestro Manfred Mayrhofer, austriaco di nascita e di formazione, un vero e proprio specialista delle musiche che orchestra e coro del Bellini hanno eseguito.

Per la scelta fatta, gli autori evocano immagini di grandi sale ricche di ori e specchi, di danze e marsine, di gioia e di buoni auspici: Johann Strauss jr., Jacques Offenbach, Franz Lehar, ovvero il mondo del valzer e dell’operetta sia austriaca sia viennese per antonomasia. Di Johann Strauss jr. sono stati eseguiti Sul bel Danubio blu, l’ouverture de Il pipistrello, Perpetuum mobile, Storielle del bosco viennese, per citarne solo alcuni. Di Jacques Offenbach si è ascoltato il celebre Can Can da Orfeo all’Inferno, mentre di Franz Lehar sono stati eseguiti brani dalla Vedova allegra. Il coro è stato diretto da Tiziana Carlini; solisti il soprano Paola Alaimo e il tenore Michele Mauro, coppia non soltanto artistica ma anche nella vita, visto che sono sposi dal 28 dicembre. Il concerto ha avuto anche uno scopo benefico, visto che una parte dell’incasso è stata destinata alla sezione catanese dell’Unitalsi, l’associazione caritativa nota in tutto il mondo per la sua attività di cura e assistenza di ammalati, disabili e persone in difficoltà. (ilVelino/AGV)
(Hans Sachs) 02 Gennaio 2012 14:36

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