lunedì 14 novembre 2011

ROMA CAPITALE EUROPEA DELLA MUSICA CONTEMPORANEA Il Velino 14 novembre

ROMA CAPITALE EUROPEA DELLA MUSICA CONTEMPORANEA

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Roma - Roma conferma di essere una delle grandi capitali europee di musica contemporanea. Il mese di novembre è iniziato con il Festival Germi (Gruppo europeo di ricerca musicale indipendente), che ha presentato una vera e propria galleria di nuove composizioni di giovani autori italiani e non solo (pure un giapponese) vincitori di un concorso, accanto a musiche contemporanee di autori come Vacchi, Fedele, Sciarrino e Petrassi. Dal 16 al 20 novembre in un piccolo teatro in Trastevere, il Belli, è in scena l’opera video-teatrale di Girolamo Deraco “Città Fantastica - Il Lungo Canto di Lorenzo Calogero” con Roberto Herlitzka e Lidia Mancinelli. Deraco, che ha già composto opere da camera viste pure a Salisburgo, è uno dei vincitori del premio Germi. Il lavoro sarà successivamente al Teatro Cilea di Reggio Calabria e in altri palcoscenici del Mezzogiorno. Proseguono poi il Romaeuropa Festival e la stagione dello Iuc (Istituzione universitaria dei concerti), che danno molta attenzione alla musica contemporanea.


Il grande evento è tuttavia l’edizione 2011 del Festival di Nuova Consonanza giunto alla sua 48esima edizione: inizia il 18 novembre con un concerto nella sede suggestiva di Villa Aurelia. John Cage, Ivan Fedele e Steve Reich sono i compositori che l’ensemble italiana Quartetto Prometeo ha scelto per l’apertura, in omaggio ai principali protagonisti della musica statunitense e italiana del secolo passato e di oggi. Sei gli appuntamenti in programma dislocati fino al 19 dicembre alla Sala Casella del conservatorio di Santa Cecilia e all’Accademia Americana di Roma, come ogni anno realizzati con la preziosa collaborazione di istituzioni musicali e di cultura (American Academy in Rome, Accademia Filarmonica Romana, Conservatorio di Musica Santa Cecilia, Conservatorio di Musica G. Martucci di Salerno, Istituto Culturale Romeno di Bucarest, Santa Cecilia Opera Studio), il Museo della Repubblica romana e della Memoria garibaldina e Rai-Radio Tre, che manderà in onda alcuni concerti in successive trasmissioni. Sempre all’Accademia Americana di Roma, a Villa Aurelia, domenica 20 novembre è in programma la Festa d’autunno.

Titolo della giornata: “150 Canta, note sull’Unità d’Italia”, dedicata al festeggiamenti per il centocinquantenario , dove la memoria storica, i diversi riferimenti a Garibaldi e l’uso di strumenti della tradizione popolare italiana che molto hanno contribuito alla diffusione del cosiddetto patrimonio “colto” si uniscono a progetti sperimentali di particolare interesse artistico e tecnologico. Ci saranno infatti dieci prime esecuzioni assolute (prevalentemente negli appuntamenti della giornata Fisarmonica oggi, Focus Italia.Usa e lo spettacolo “Risorgimenti sconcertanti” su testo di Giorgio Somalvico); nuove installazioni (Voci di Terra, installazione d’arte elettroacustica su frammenti di poesie italiane a cura di Terra & Bits - gruppoartelettroacustica); proiezioni di film storici con colonne sonore (“Il piccolo garibaldino”, film muto di Mario Caserini del 1909 con la colonna sonora elettroacustica per il film muto di Heka); un sound art project (Suoni dal mondo | Sound Art, prodotto dalla Deutschlandradio Kultur 2011), e la prima di “So che ti perderò”, monologo con musica per Chet Baker tratto dal testo Piano Chet di Claudia Cappellini, un omaggio alla vita e alla musica del grande jazzista statunitense che nel 1962 incise in Italia, con un arrangiamento di Ennio Morricone, la canzone che dà il titolo allo spettacolo.


Il Festival si sposta alla Sala Casella mercoledì 30 novembre con “Cantabile e Presto”, récital per flauto e pianoforte. Domenica 4 dicembre alla Sala Casella Serenata per il XXI secolo, affidato all’Ensemble Algoritmo diretto dal suo fondatore Marco Angius, formato da giovani musicisti dediti per vocazione alla musica contemporanea, divenuto in poco tempo punto di riferimento per l’esecuzione della musica d’oggi. Il programma muove da Goffredo Petrassi (Serenata), interprete indiscusso della didattica della composizione dal 1960 al 1978, per arrivare al giovane Matteo Franceschini (Concerto), compositore in residence presso la Filarmonica Romana. Dal 12 al 16 dicembre si terrà al Conservatorio di Musica S. Cecilia il consueto “De Musica”, workshop di composizione, tenuto quest’anno da Philippe Manoury, compositore francese di grande respiro che lo scorso settembre ha debuttato con la nuova opera La Nuit de Gutenberg all’Opéra national du Rhin di Strasburgo e che proprio con il lavoro “Partita I” per viola ed elettronica ha vinto il Premio “Diapason d’or 2008”.


Christophe Desjardins, violista, dedicatario del brano e interprete tra i migliori al mondo, la eseguirà alla Sala Casella venerdì 16 dicembre (Christophe Lebreton, regia del suono e dispositivi elettronici in tempo reale), in occasione del concerto Portrait Philippe Manoury, insieme alla Partita n. 2 di Bach. Un confronto interessantissimo – non l’unico nel festival, tra Bach e gli altri – che svela quanto radicata sia la lezione del contrappunto bachiano e quante virtualità risiedano nel suo linguaggio. Il concerto sarà preceduto da un incontro del musicista con il pubblico. Il Festival si chiude lunedì 19 dicembre alla Sala Accademica di Santa Cecilia con il pianoforte di Emanuele Arciuli, vincitore nel 2011 del prestigioso Premio Abbiati assegnato dalla critica musicale italiana. Titolo della serata, “Il pianoforte romantico”, un confronto fra le pagine pianistiche del repertorio romantico e la musica d’oggi che ad esse si ispira. (ilVelino/AGV)
(Hans Sachs) 14 Novembre 2011 15:11

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