venerdì 27 agosto 2010

Un alfiere musicale sulla riviera romagnola

Un alfiere musicale sulla riviera romagnola
di Giuseppe Pennisi


La sagra musicale di Rimini, giunta alla sessantunesima edizione, è un raro esempio di festival finanziato quasi interamente dagli enti locali, da imprese e dai biglietti. Dal 4 agosto al 6 novembre l'edizione 2010 comprende 4 concerti cameristici dedicati a Bach, 6 per grandi complessi sinfonici (Gewandausochester di Lipsia, Mahler Chamber Orchestra, Orchestra Filarmonica della Scala, Czech Philarmonic Orchestra, Bayerisches Staatsochester) con bacchette di rango (Riccardo Chailly, Costantinos Carydis, Seymon Bichkov, Ion Marin, Kent Nagano) e 7 affidati a giovani esecutori, in cui Schumann viene giustapposto al moderno (www.sagramalatestiana.it).
I concerti sinfonici vengono spesso replicati, dopo qualche giorno, al MiTo.
Gustata la rassegna dedicata a Bach, augurandosi che in Italia se ne facciano di più, anche quest'anno la Sagra presenta, il 31 agosto e il 1° settembre, la prima mondiale di un'opera di camera in versione scenica. Si tratta del Canto d'amore e di morte dell'Alfiere Christoph Rilke, un poema drammatico di Rainer Marie Rilke messo in musica separatamente da Frank Martin e da Viktor Ullman nel 1944. Il primo, rifugiato in Svizzera, compose un melologo per mezzosoprano. Il secondo riuscì a completare la musica per 12 parti del ciclo per voce recitante e pianoforte prima di essere deportato ad Auschwitz, dove sarebbe morto. Una vera sfida per il regista, Denis Krief, che in solo spettacolo darà vita scenica alle due composizioni. È probabile che lo si vedrà in giro per l'Italia. (riproduzione riservata)

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