venerdì 9 luglio 2010

Teatro, l’“Usignolo” incanta Aix e incorona Lepage Il Velino 8 luglio

CLT -
Roma, 8 lug (Il Velino) - Chissà se qualche teatro italiano avrà il coraggio, e i mezzi, per mettere in scena lo spettacolo del Festival di Aix en Provence che ha trovato tutti concordi: “Le Rossignol et les autres fables” (“L’Usignolo e le altre favole”) di Igor Stravinsky. Un evento che anche incoronato il franco-canadese Robert Lepage come uno dei maggiori e più innovativi registi del momento. A Lepage, va ricordato, il Metropolitan di New York ha affidato la regia del nuovo “Anello del Nibelungo” di Richard Wagner. E il teatro sta rafforzando e ridisegnando il palcoscenico a ragione delle monumentali scene predisposte da Lepage e dalla sua abituale squadra di collaboratori. Per “Le Rossignol et les austres fables” non è stato riallestito il palcoscenico del Grand Thèatre de Provence. Sul palco è stata trasferita l’orchestra (piccola nella prima parte, più vasta nella seconda), mentre il golfo mistico è diventato una grande piscina di 70 mila litri d’acqua a 20 gradi di temperatura. Ispirandosi al teatro delle marionette del Vietnam, i cantanti non solo recitano e cantano nell’acqua ma manovrano marionette (che diventano le vere “dramatis personae”). Un’idea brillante per mettere in scena un lavoro come “Le Rossignol” spesso considerato non rappresentabile in quanto i suoi tre atti durano complessivamente meno di un’ora e si svolgono in una Cina da favola quale sentita attraverso la sensibilità dell’allora giovane Stravinsky. Naturalmente i cantanti devono essere giovani ed atletici, le voci mature, le marionette raffinatissime, le scene ed i costume sgargianti.

Lepage ha lavorato d’intesa con Kazushi Ono (direttore musicale e maestro concertatore) e l’orchestra dell’Opera di Lione dove il lavoro arriverà ai primi d’ottobre per poi approdare ad Amsterdam e in altri teatri pronti alla sfida. L’esito complessivo è stato entusiastico: un quarto d’ora d’ovazioni al calar del sipario. I cantanti sono giovani , provengono in gran misura dall’Europa orientale e sanno essere anche attori e marionettisti di livello. Olga Peretyatko e Edgeras Montvidas si vedranno in ruoli da protagonisti nei maggiori teatri europei. Di grande livello anche Elena Semenova, Svetlana Shilova, Ilya Bannik, Nabil Suliman e Yuri Vorobiev. Un elogio deve senza dubbio andare allo scenografo Carl Fillion e al marionettista Martin Genest. Piena di fantasia anche la prima parte dello spettacolo, costruita su una delle partiture più dense di ritmo e d’innovazione di Stravinsky (“La Volpe”), coniugata con le “Sei canzoni russe” e preceduta, a mo’ di overture, dal trascinante “Ragtime”. Qui la piscina presente in teatro non è uno degli elementi centrali dello spettacolo. I cantanti, in gran misura gli stessi della seconda parte, sono sul palcoscenico, ma l’azione è svolta da acrobati, ombre cinesi e lanterna magica. Un esempio squisito di teatro totale.

(Hans Sachs) 8 lug 2010 18:26



TOP

Nessun commento: