lunedì 12 luglio 2010

Aix en Provence tradisce Don Giovanni Milano Finanza 10 luglio

Di Giuseppe Pennisi inscena
Una delle caratteristiche del Festival di Aix en Provence consiste nel presentare lavori coprodotti con altri teatri e che saranno in scena in diversi paesi in autunno. L'edizione in corso fino al 21 luglio è stata aperta da Don Giovanni, realizzato con i teatri dell'opera di Madrid e di Toronto e con il Bolshoi (dove entrerà in repertorio). La messa in scena è affidata a una giovane, ma già affermata, équipe russa formata da Dmitri Tcherniakov, Elena Zaitseva, Alexei Parin. La direzione musicale è di Louis Langrée, che guida la Freiburger Barockorchester. Il cast internazionale di livello è capeggiato da Bo Skovhus (il Don) e include Kyle Ketelsen (Leporello), David Bizic (Masetto), Colin Balzer (Don Ottavio), Marlis Petersen (Donna Anna), Kristine Opolais (Donna Elvira), Kerstin Avemo (Zerlina), e Anatoli Kotscherga (il Commendatore). Aix non affrontava il Don Giovanni dal 1998, quando la regia dell'opera era stata affidata a Peter Brook e la direzione musicale a Claudio Abbado. Quell'edizione ha girato il mondo (con 15 repliche a Milano). Nel nuovo allestimento, non del tutto convincente, l'opera diventa un dramma di famiglia in cui avviene una sorta di gioco al massacro tra i sette protagonisti, tutti imparentati tra loro. Bo Skovus, truccato e vestito come Marlon Brando in L'ultimo tango a Parigi si autodistrugge in un contesto dove dominano sesso e alcol. Pieni consensi, invece, alla parte musicale, nonché al delizioso allestimento della seconda opera in programma, L'Usignolo di Stravinsky, che, con la regia di Robert Lèpage e la bacchetta di Kazushi Ono, andrà a Toronto, Amsterdam e Parigi. (riproduzione riservata)

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