venerdì 21 maggio 2010

UNA REGIA OSCURA APPANNA L’”ANELLO” ALLA SCALA Milano Finanza 22 maggio

UNA REGIA OSCURA APPANNA L’”ANELLO” ALLA SCALA

Giuseppe Pennisi


“Das Rheingold” (“L’Oro del Reno”), in scena alla Scala sino al 29 maggio, è il prologo de “L’anello del Nibelungo” di Richard Wagner, un immenso ciclo di quattro opere che il teatro milanese realizza in coproduzione con la Staatsoper unter den Linden di Berlino e in collaborazione con la compagnia di danza Tonneluis di Anversa. Viene messa in scena un’opera l’anno e l’intera tetralogia nel 2013 per le celebrazioni del bicentenario dalla nascita del compositore.
L’esito non è del tutto positivo principalmente a ragione della regia di Guy Cassiers (autore, con Enrico Bagnoli, anche delle scene). Nonostante il programma di sala dedichi circa 50 pagine per spiegare che si intende mostrare la rivolta degli esclusi contro la globalizzazione, in scena non c’è una chiave interpretativa del complesso lavoro denso di significati filosofici e simbolici , nonché colmo di passioni umane. Inoltre il palcoscenico(sempre piuttosto buio) è affollato da danzatori e mimi che , con “teatro di corpo”, doppiano i già numerosi personaggi E’ auspicabile, però, che l”Anello” venga ripensato prima de “La Valchiria”, “prima giornata” del ciclo in programma per Sant’Ambrogio.
Di alto livello gli aspetti musicali . Daniel Barenboim frena la propria tendenza a dilatare i tempi: dall’introduzione in Si bemolle maggiore si attiene con trasparenza e rigore (ma poca passione) alla partitura , dandole un’intonazione lirica (che stride con la regia ed è distante da quella molto drammatica che diede a Bayreuth nel 1991 e si può ammirare in questi giorni su un canale televisivo italiano.
Straordinario il cast cast vocale: il pastoso ed imponente Wotan di René Pape, gli infidi Loge e Mine di Stephan Rügamer e Wolfangang Ablinger, il malvagio Alberich di Johannes Martin Kränler, il magnifico trio femminile di Doris Soffler, Anna Samuil e Anna Larsson, e tutti i caratteristi.

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