sabato 23 gennaio 2010

ZEFFIRELLI PORTA A ROMA UN FALSTAFF PIENO D’ALLEGRIA, Milano Finanza 23 gennaio

ZEFFIRELLI PORTA A ROMA UN FALSTAFF PIENO D’ALLEGRIA
Giuseppe Pennisi
“Falstaff” è l’opera inaugurale della stagione 2010 dell’Opera di Roma (dove resta in scena sino al 31 gennaio). E’ un allestimento “rinnovato” piuttosto che “nuovo”. Regia e scene sono di Franco Zeffirelli, al nono Falstaff della sua carriera- tutti adattamenti di quello del 1956; uno è stato in scena al Metroplitan per oltre 40 anni ed è stato riprodotto in due DvD. A Roma si era già visto negli anni 60 e 70; per l’occasione sono stati rifatti scene e costumi sui bozzetti originali. L’ultimo lavoro dell’allora ottantenne Verdi viene letto come una spassosa commedia umana piena di gags trattate, però, senza calcare troppo la mano. E’un’impostazione differente da quella che prevale da circa 30 anni (in particolare dall’edizione Giulini-Eyer coprodotta da Los Angeles, Londra e Firenze) ed in cui prevale l’ironia nostalgica con cui un anziano, consapevole dell’invecchiamento, guarda agli scherzi della vita. Zeffirelli, a 87 anni, è ancora una forza della natura; quindi, anche Asher Fisch (che in altre occasioni ha concertato con una vena di melanconia) è travolto dall’allegria. Dei quattro baritoni che si alternano nel ruolo del protagonista, tre sono “d’epoca” (Renato Bruson, Juan Pons e Ruggero Raimondi) ma ancora valentemente sulla breccia; anche il quarto (Alberto Mastromarino) è un veterano del ruolo ed abituato a lavorare con Zeffirelli. Per gli altri ruoli, in generale cantanti giovani (come Myrtò Papatanasiu, Serena Gamberoni) pur se Mrs. Quickly è la ancora efficace Elisabetta Fiorillo. Una sorpresa: il giovanissimo tenore australiano Taylor Stayton.

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