venerdì 31 ottobre 2008

SAN NICOLA RESTITUIRA’ AI BARESI IL LORO PETRUZZELLI? Il Velino 31 Ottobre

Mancano pochissime settimane al 6 dicembre, giorno in cui Bari festeggia il proprio Santo Patrono, San Nicola. Nei Paesi nordici ed anglosassoni – è noto – San Nicola ha preso le forme e le vesti sempre più laiche di Santa Klaus – da noi diventato Babbo Natale e nei Paesi slavi – c’è a riguardo una deliziosa opera di Rimiskji-Korsakov che in Italia non si vede da oltre 50 anni – quelle di Nonno Gelo. Tanto San Nicola, quanto Santa Klaus (e le sue caratterizzazioni latine e slave, Babbo Natale e Nonno Gelo) portano regali ai bambini buoni. I baresi si meritano, o meno, la riapertura del Petruzzelli, dopo 17 dalla chiusura in seguito ad un incendio ( le cui cause non sono ancora chiare), alla spesa di 50 milioni di euro per la ricostruzione, alla costituzione nel 2002 di una fondazione lirico-sinfonica (la 14sima del panorama, e - quel che più conta- della normativa italiana in materia di sussidi e sovvenzioni). Ad Aix –en –Provence con meno della metà dei fondi, due architetti italiani hanno progettato e supervisionato i lavori di un teatro tra i più belli e più moderni in Europa.
Sei mesi fa sembrava tutto pronto: il Petruzzelli, tornato all’antico splendore, avrebbe aperto i battenti con “Norma” (l’opera che stava per andare in scena al momento dell’incendio) con scene e costumi utilizzando, in parte, quanto salvato e ricostruendo il resto sui bozzetti. Protagonisti d’eccezione: Daniela Dessì e Fabio Armiliato. In effetti, tale “Norma” si è vista ed ascoltata al Comunale di Bologna la scorsa primavera. Non si sa se nel 2009 – o più in là- arriverà al Petruzzelli. Anzi, la stagione lirica, che avrebbe dovuto iniziare il 6 dicembre (in concorrenza con la prima di “Otello” diretto da Muti a Roma e dell’inaugurazione della Scala, con “Don Carlo” diretto da Chially il giorno seguente), si parla molto poco: a Bari si mormorà che avrà luogo in marzo, il mensile “L’Opera” ha dedicato, nel numero in edicola, un editoriale sferzante poiché quello di Bari è uno dei rari teatri al mondo di cui non si conosce la programmazione nel 2009 (il mensile sfoggia anche le stagioni liriche in Manitoba, Nuova Zelanda ed Isole-Stati del Pacifico meridionale).
Ora è in programma un concerto dell’orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, guidata da Zubin Mehta. In breve, come per il Massimo di Palermo e la Fenice di Venezia, (ed il Parco della Musica a Roma) ci sarebbe un’inaugurazione a rate: uno o più concerti prima del teatro in musica. Allora, la musa bizzarra e altera (la lirica) non poteva entrare sul palcoscenico perché i lavori non erano finiti. Oggi per un’intricata questione giudiziaria. Il Petruzzelli è nato come teatro privato (della famiglia Messeni Menaglia). Per la ricostruzione, è stato espropriato, ma la Corte Costituzionale ha riconosciuto incostituzionale la legge in base a cui è stato effettuato l’esproprio. E’ un corso una vera e propria bagarre tra legulei e barracuda-esperti. La famiglia sottolinea che vuole fare valere i propri titoli come stimolo a scoprire chi è stato il mandante dell’incendio. Tutto troppo complicato per il povero Hans Sachs che di pandette e di conti non si intende.
E’ qualche tempo che il vostro Hans non frequenta il teatro lirico barese. Se e quando legulei e barracuda-esperti avranno trovato una soluzione, un’implorazione: si rimettano in ordine coro e orchestra (ottoni in particolare). I grandi nomi necessitano coro e orchestra all’altezza.

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