martedì 28 ottobre 2008

ALITALIA : OCCHI PUNTATI SULL'AMBLEA CAI, Il Tempo 28 ottobre

Decollerà la Compagnia Aerea Italiana (CAi) al termine di una giornata, quella di oggi 28 ottobre, che si presenta molto lunga e dagli esiti incerti. E’ in programma l’assemblea per l’aumento di capitale dell’azienda costituita in fretta e furia per tentare un salvataggio di ciò che resta di Alitalia. I risultati si avranno solamente a tarda sera, ove non nella notte od anche domani. L’assemblea è stata preceduta da un incontro tra il management della Cai ed i sindacati cominciato ieri 27 ottobre alle 18; nella notte tra il 27 ed il 28 ottobre è trapelato, peraltro ufficiosamente, che ci sono “alcuni spiragli”. Nessun comunicato ufficio al momento in cui scriviamo (alle 9 del 28 ottobre).

Il quadro è ancora complicato. Si accavallano vari elementi : la crisi finanziaria che rende oggettivamente più difficile l’aumento di capitale, le restrizioni creditizie che ostacolano un’operazione ipotizzata su una forte leva finanziaria, l’irrigidimento di alcune sigle sindacali ; la posizione della Commissione Europa sull’ultimo prestito effettuato; una buona dose di confusione su cosa otterrebbero i lavoratori nell’eventualità di fallimento dell’intera operazione. Questo ultimo punto, poco trattato nelle cronache e nei commenti, merita di essere messo in evidenza. C’è, infatti, chi soffia sul fuoco e vorrebbe strumentalizzare la vicenda come un caso politico analogo a quello suscitato con le , tutto sommato, modeste e tardive riforme che si stanno introducendo nella scuola.

Lo ho potuto constatare di persona parlando con lavoratori Alitalia andando a Reggio Calabria per lavoro domenica 26 con il volo AZ1159 e rientrando a Roma il giorno seguente con il volo AZ1160 – ambedue , ma ormai è ovvio scriverlo, in ritardo. In breve, è stata diffusa la voce che il fallimento della trattativa (o del piano Fenice) sarebbe la soluzione migliore per i lavoratori (che avrebbero sette anni di cassa integrazione straordinaria) e per il Paese (poiché si innescherebbe una spallata al Governo in carica). L’informazione sulla cassa integrazione è quanto meno artata: tale ammortizzatore è previsto da una normativa speciale unicamente per i lavoratori in esubero in caso di buon esito del piano; se tutto va all’aria, agli ex-lavoratori AZ non spetta che l’indennità di disoccupazione per non più di 18 mesi ed ad un terzo dei minimi contrattuali. La diffusione di notizie palesemente errate, unitamente all’irrigidimento di alcune sigle, fa prevedere che, nonostante le interviste dense di ottimismo del Presidente della Cai, Colaninno, il decollo (se ci sarà) sarà lungo. Il vincolo è la cassa; agli ultimi dati, ce ne è per solo due settimane. Poi, tutti a terra.

Unicamente dopo l’assemblea Cai sapremo se ci sono le condizioni per presentare l'offerta vincolante, che dovrebbe arrivare sul tavolo del commissario straordinario Augusto Fantozzi entro venerdì 31 e mettere in pista la nuova azienda il primo. Dicembre.
Una notizia positiva, tra tante incertezze, appare questa mattina sul sito del quotidiano francese “La Tribune”: la data del primo dicembre sarebbe stata citata dal presidente di Air France-Klm, Jean-Ciryl Spinetta, in occasione degli incontri avuti nell'ultimo fine settimana con i sindacati e gli analisti. Il quotidiano scrive inoltre che la scelta del partner straniero, Air France o Lufthansa, avverrà il 12 novembre. E che Spinetta sarebbe convinto che Air France è meglio piazzata rispetto a Lufthansa: anche in questo caso, però, il portavoce di Air France ha smentito.
Sino ad ora non sono giunte smentite. Ma neanche conferme. Au revoir, les enfants…………………..la vicenda sta per arricchirsi di nuove eccitanti puntate.

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