martedì 26 agosto 2008

TRA ALITALIA E LUFTHANSA SI PROFILA UN MATRIMONIO D’INTERESSI, L'Occidentale 25 agosto

La geografia dell’aeronautica civile in Europa ed attraverso l’Atlantico si è, al tempo stesso, semplificata e complicata venerdì 22 agosto quando è giunta la notizia (poco notata in molte redazioni italiane) che AirFrance-Klm ha commissionato alla banca d’affari Lazard una “due diligence” su Austrian Airlines, compagnia di bandiera austriaca in procinto di essere privatizzata “al 100%”, ossia interamente, secondo le fonti ufficiali.
La mossa semplifica il quadro in quanto indica che AirFrance-Klm vuole restare il maggior vettore europeo anche dopo la fusione tra British Airways e Iberia (accompagnata da un patto per le rotte atlantiche con American Airlines). La “due diligence” è, infatti, un preliminare ad un’offerta all’asta che il Governo austriaco intende lanciare per vendere Austrian Airlines al miglior offerente – procedura (si fa notare a Vienna) più chiara, più lineare, più trasparente, più efficiente e più produttiva di quella adottata dal Governo Prodi nel dicembre 2006 per trovare chi si prendesse i resti di Alitalia).
Lo complica, però, per varie ragioni:
1. AirFrance-Klm hanno appena attuato un severo programma di riduzione delle rotte per far fronte al rincaro dei costi.
2. Tanto gli aeroporti di Parigi quanto quello di Amsterdam prevedono crescita zero del traffico tanto nel 2008 quanto nel 2009.
3. La compagnia austriaca porta in dote un forte stock di debito, conti probabilmente in perdita nell’esercizio in corso, ma pure una flotta relativamente giovane ed una rete specializzata sulle destinazioni oggi secondarie (ma potenzialmente importanti) dell’Europa Centrale e del Medio Oriente. Tale rete è, per di più, complementare a quella di AirFrance-Klm, consentendo, quindi, sinergie.
4. Last but not least, come più volte indicato da L’Occidentale, Lufthansa ha da tempo messo gli occhi sulla compagnia aerea austriaca per riequilibrare il mercato europeo ed atlantico a poco favore.
Ove queste complicazioni non fossero sufficienti , c’è la nuova “intesa cordiale”tra Parigi e Roma perché alle prossime scadenze europee (la più immediata è l’Ecofin in calendario 12 ed il 13 settembre a Nizza) spingano il resto dell’Eurogruppo ad una strategia coordinata per un’interpretazione benevola del patto di crescita e di stabilità e per maggiori finanziamenti Ue alle infrastrutture a fronte dei crescenti timori di una recessione nell’area dell’euro. Nel quadro di questa “intesa cordiale” si parla di un nuovo fidanzamento AirFrance-Klm con Alitalia che il livello politico francese starebbe suggerendo, con argomenti a cui è difficile dire di “no”, al livello manageriale della compagnia. Il livello politico è ancora l’azionista di riferimento di AirFrance-Klm. E’ in tale contesto che a Parigi si sottolinea come la richiesta di “due diligence” potrebbe essere una mossa diversiva di Jean-Cyril Spinetta, “patron” di AirFrance-Klm, per potere dire elegantemente “no” a pressioni per un nuovo fidanzamento con Alitalia (visto che il primo non è finito particolarmente bene).
Ipotesi concreta o pura congettura? Propendo nel pensare che, quali che siano le pressioni su Spinetta, l’interesse per la compagnia austriaca è principalmente industriale: la flotta giovane e gli slots in Europa Centrale e Medio Oriente rappresentano carte importanti nei confronti del principale concorrente europeo, Lufthansa.
A questo punto occorre rivolgersi a Von-Gablenz-Strasse 2-6 50679 Cologne 21, sede centrale della Lufthansa. In un uggioso fine settimana estivo, non si mostrano lieti della possibilità di perdere la preda austriaca che consideravano già nelle loro mani. Anche in quanto ciò implicherebbe un fidanzamento coatto (di interessi non certo d’amore) con Alitalia. A Von-Gablenz-Strasse dicono i maligni non piacerebbe finire sotto le stesse lenzuola con AirOne – suvvia, siamo tedeschi ed a certe cose teniamo anche a letto! - . I maligni sovente sono bene informati. La patata bollente, quindi, torna alla Magliana; se per salvare Alitalia è essenziale un partner internazionale, se AirFrance-Klm rotto un fidanzamento non ne vuole fare un altro, se Lufthansa (pur di non restare casta ma zitella) è disposta alle nozze con l’intrapresa italiana (purché non ci siano terzi incomodi bi-partisan, multi-partisan, poli-partisan), la scelta è tra un’alleanza alla matricina ed una teutonica. Per valutarne i rispettivi costi e benefici occorrerebbe vedere le carte. E’ auspicabile che il CdA Alitalia (convocato per il 29 agosto) cominci a farlo.
Non è mai troppo tardi – lo diceva anche la televisione di Ettore Bernabei.

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