mercoledì 19 settembre 2007

La cultura che rende

La cultura rende? Gli economisti danno che i saggi di rendimento economico degli investimenti in beni ed attività culturali superano spesso quelli in attività direttamente produttive e commerciali. La musa bizzarra ed altera – così è stata chiamata l’opera lirica – contribuisce anch’essa allo sviluppo – non solo a quello locale grazie a festival di prestigio- ma anche a quello di un Paese ad economia economica aperta ed il cui andamento dipende in misura significativa dall’export. Un’iniziativa importante di “esportar cantando” – ricordiamoci che “recitar cantando”è stato il motto con il quale circa mezzo millennio fa la camerata fiorentina ha dato vita alla lirica – è in corso da alcuni anni ad opera del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “Adriano Belli”, un’istituzione che in 60 anni di attività ha il vanto di avere formato gran parte dei maggiori cantanti lirici italiani. In passato ha portato in Giappone “La Traviata”, “Le Nozze di Figaro”, “Il Barbiere di Siviglia” ed altre opere visitando non solo le maggiori città ma anche i capoluoghi delle più importanti province. La settimana scorsa ha firmato un accordo quadro con le autorità nipponiche.
La prossima tournée potrebbe essere quella del verdiano “Trovatore” di cui è stato lanciato un nuovo allestimento. La produzione utilizza scene “d’epoca”, firmate da Tito Varisco, dell’inizio degli Anni 60. Hanno un indubbio fascino ma sono macchinose . Dunque, la serata comporta tre intervalli e circa cinque minuti di cambio-scena tra uno e l’altro degli otto quadri. Ciò spezza la tensione drammatica e pone forti vincoli alla regia. Dovrà essere probabilmente alleggerito per la tournée giapponese e per quella nei principali teatri dell’Umbria , che seguirà nuove repliche a Spoleto.
Encomiabili gli aspetti musicali. L’orchestra è composta da giovani borsisti dell’Ue che guidati da Carlo Palleschi, hanno affrontato valentemente la scrittura verdiana. Tra le voci, occorre distinguere tra i debuttanti (o quasi) e coloro già in carriera. Maria Agresta, Costantino Finucci e Aleksanar Stefaniski – tutti e tre sui 25 anni o poco più - sono già più che promesse sia vocalmente sia per efficacia in scena. Di ottimo Federica Proietti; lanciata a Spoleto alcuni anni fa, canta ora abitualmente nei maggiori teatri europei
Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto Adriano Belli
IL TROVATORE
Melodramma in quattro atti (otto quadri) di Salvatore Cammarano
Musica di Giuseppe Verdi

Regia e Costumi Lucio Gabriele Dolcini
Scene Tito Varisco
Direzione Musicale Carlo Palleschi
Maestro del Coro…………………………… Andrea Amarante

Orchestra e Coro del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A.Belli”

Il Conte di Luna………………………………Costantino Finucci
Leonora………………………………………...Maria Agresta
Manrico………………………………………...Ernesto Grisales
Ferrando………………………………………..Aleksandar Stefanoski
Azucena………………………………………….Federica Proietti
Ines Lucia Knotekova
Ruiz……………………………………………...Gabriele Mangione

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