giovedì 19 luglio 2007

MADRIGALI DI CLAUDIO MONTEVERDI

Non è la prima volta che i madrigali di Claudio Monteverdi ricevono una versione scenica. Già otto anni fa, proprio qui ad Aix en Provence, ne venne presentata un’edizione in costumi fastosi del Seicento impostando l’azione su un banchetto. Il canto del Seicento e del Settecento è particolarmente adatto a voci giovani in quanto comporta agilità ma non coloratura e soprattutto non invita a “spingere” (come avviene nel melodramma verdiano, nel verismo e nelle esperienze successive); questa è una buona ragione per inserire Monteverdi (come si fa questa estate a Aix) nei programmi dell’Accadémie Européenne de Musique. Un’altra determinante sono le celebrazioni dei 400 anni dalla prima rappresentazione de “L’Orfeo” di Monteverdi – molto più intense, e molto più sentite, in Francia, Germania, Gran Bretagna e negli stessi Usa di quanto non siano state in Italia.
Lo spettacolo imperniato sui madrigali viene messo in scena nel piccolo e delizioso Théâtre du Jeu de Paume ad un’ora inconsueta per Aix (le 19,30); si prevede un vasto numero di repliche prima di portarlo al Théâtre de Sceaux a Parigi, a Bordeaux e a Montecarlo. Richiede una sala raccolta. Tale è quella del Théâtre de Sceaux. Non lo sono sufficientemente, a mio avviso, quelle delle Opéras di Bordeaux e di Montecarlo.
L’impostazione dello spettacolo è molto differente da quella presentata otto anni fa. Allora si cercava di rievocare il clima, l’atmosfera e l’epoca monteverdiana. Adesso, invece, affidatisi a Arco Renz ed un’équipe in gran parte tedesca, si ha una drammatizzazione stilizzata, in abiti moderni, ed in un contesto in cui domina il bianco ed il nero e dove la madrigalistica dà corpo a rapporti tra coppie, principalmente di giovani adulti , o di adulti che si ritengono ancora giovani. Il riferimento ai “Frammenti Amorosi di Roland Barthes è d’obbligo.
E’ un atto unico di un’ora e mezza, marcatamente diviso in due parti da un breve intermezzo strumentale preso da Il Ballo delle Ingrate . La seconda parte è costituita interamente da Il Combattimento di Tancredi e Clorinda. La prima è aperta dal polifonico Ohimé se tanto amate e seguita da Vattene pur crudele, Il lamento di Arianna, Lydia spina del mio core, Io che nell’ozio nacqui, Perche t’en fuggi O Fillide, T’amo mia vita, Lettera Amorosa, Si Dolce il Tormento – in breve un’antologia soprattutto dall’Ottavo Libro dei Madrigali monteverdiani.
In primo luogo, un giudizio complessivo. Lo spettacolo è senza dubbio elegante e raffinato anche in quanto i giovani cantanti- attori recitano (e dove richiesto danzano) efficacemente e poiché il complesso strumentale opera su strumenti d’epoca con grande abilità. Appare pleonastica, però, la danzatrice cinese semi-nuda. Sappiamo che nei teatri tedeschi il nudo è quasi di precetto; non aggiunge, però, nulla ai sentimenti, alle passioni ed all’eros di Monteverdi. Anzi ingombra inutilmente la scena.
In secondo luogo, le voci sono tutte giovani, ma già rodate. Amaya Dominguez è un mezzo soprano caldo che infuso passione nel Lamento di Arianna e mostra un’attitudine spiccata alla liederistica. Judith van Wanroloj è un soprano già specializzato nel barocco. Interessante il controtenore Xavier Sabata, dal timbro chiarissimo e dai legati flessuosi. Il tenore Fredrik Akselberg svetta nel Combattimento di Tancredi e Clorinda il basso Michael Leibundgut nell’elogio (e tormento) dell’ozio.


La Locandina
MADRIGAUX (MADRIGALI)
Azione scenica su musica di Claudio Monteverdi

Direzione musicale Kenneth Weiss
Regia Arco Renz
Scene e Costumi ……………Stefan Heinrich
Luci………………………………………Jan Maertens


Soprano Judy Van Wanroji
Mezzo-soprano………………………... Amaya Dominguez
Controtenore ………………………….. Xavier Sabata
Tenore……………………………………. Fredrik Askelberg
Basso ………………………………..Michael Leibundgut

Danzatrice…………………………………Wen-Chi Su


Violini ………………………………..Bojan Cici , Gabriel Ronsard,
Anfisa Kalinina
Chitarrone e chitarra……………………..Diego SalamancA
Viola da gamba e lirone…………………..Julien Léonard
Cembalo………………………………….. Kenneth Weiss

Festival d’Aix en Provence (dove si replica sino al 18 luglio) in co-produzione con Le Théâtre de Sceaux di Parigi, dove viene ripreso in ottobre. Repliche in programma all’Opéra di Montecarlo in gennaio e all’Opéra National di Bordeaux in fabbraio
5 luglio 2007

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